Cittadinanzattiva su Piano scuola

Troppi interventi di facciata al Sud. E senza Anagrafe dell’edilizia scolastica, non si stabiliscono priorità realistiche.
Quattro scuole su dieci hanno una manutenzione carente, oltre il 70% presenta lesioni strutturali, in un caso su tre gli interventi non vengono effettuati, più della metà delle scuole si trova in zona a rischio sismico e una su quattro in zona a rischio idrogeologico. Questo il quadro che emerge dal XII Rapporto nazionale su sicurezza, qualità ed accessibilità a scuola presentato il 18 settembre da Cittadinanzattiva.
Le regioni del Nord hanno la meglio su #scuolesicure e #scuolenuove, per impegno economico e numero di interventi, Campania, Sicilia, Puglia e Calabria invece occupano i primi posti per interventi e finanziamenti di #scuolebelle. “Questa situazione se da un lato è giustificata dal fatto che siano proprio le regioni del Nord ad avere accantonato fondi oggi disponibili grazie allo sblocco del patto di stabilità, dall’altro comporta che, almeno in questa fase, si investa di meno nelle regioni del Sud e nelle Isole dove è maggiore il numero di scuole con deficit strutturali pesanti. Inoltre, sono proprio Sicilia, Campania e Calabria le regioni con maggior numero di scuole in zone a rischio sismico: rispettivamente 4.894, 4.872 e 3.199. Su queste occorrerebbero interventi ben più pesanti dal punto di vista strutturale e non certo solo di abbellimento e decoro”, dichiara Adriana Bizzarri, coordinatrice della Scuola di Cittadinanzattiva che ha presentato una analisi del Piano Renzi per la scuola.
Inoltre, l’assenza di un’anagrafe dell’edilizia scolastica nazionale e di anagrafi regionali ha pesato fortemente sull’individuazione degli interventi dei tre filoni del Piano scuole: per l’anagrafe nazionale, l’attesa dura da 18 anni; per quelle regionali, a luglio 2014, ancora 4 Regioni, ossia Campania, Molise, Lazio e Sardegna, non avevo pubblicato nulla sui loro siti web, mentre le altre hanno realizzato database con accesso riservato solo a Enti locali, scuole e uffici scolastici.

Le proposte di Cittadinanzattiva
#scuolebelle. Gestire la manutenzione con regolarità, anche con l’aiuto di soggetti privati, ed affidando gli interventi ordinari in via prioritaria alla responsabilità e coordinamento dei Dirigenti scolastici; per contrastare il vandalismo, proponiamo di coinvolgere studenti e famiglie nelle attività di manutenzione, abbellimento e gestione di alcuni spazi della scuola.
#scuolesicure. Pubblicare l’Anagrafe nazionale e regionali dell’edilizia scolastica e partire da queste per individuare le priorità negli interventi e nello stanziamento di fondi. Per questi ultimi, occorre rifinanziare la legge 23/96: trovare fondi aggiuntivi con l’8xmille alla edilizia scolastica ed eliminando gli sprechi. Ancora, sarebbe utile che gli enti locali facessero con regolarità sopralluoghi nelle scuole, soprattutto durante i periodi di chiusura e festività. Occorre, ancora, promulgare un regolamento attuativo della legge sulla sicurezza sui luoghi di lavoro, per quanto riguarda le scuole, omologando gli studenti a lavoratori, definendo meglio ruoli e responsabilità della sicurezza tra le mura scolastiche. Lavorare per l’informazione e l’adozione di comportamenti corretti e sicuri.
#scuolenuove. Progettazione partecipata con il coinvolgimento dei diversi attori della scuola e del territorio, seguire le Linee guida che ridefiniscono la scuola come civic center, guardare alle migliori esperienze europee.
E aggiunge
#scuoletrasparenti. Dare visibilità all’effettività degli interventi realizzate nelle scuole; rendere trasparenti i bilanci dei singoli istituti.
#scuoleinsaluteebenessere. Garantire a tutti gli studenti cortili e palestre adeguate, curare gli spazi comuni ed il verde; lavorare per una sana alimentazione nelle scuole, garantendo cibi di qualità e senza sprechi nelle mense e riorientando la scelta dei prodotti presenti nei distributori automatici; superare il “fai da te” per la somministrazione dei farmaci a scuola; riservandoci di adottare azioni adeguate nei confronti delle scuole che non garantiscono sempre saponi, carta igienica e asciugamani nei bagni delle scuole.
#scuolabenecomune. Moltiplicare le attività di sostegno ai cittadini, comitati ed associazioni che si impegnano a favore della scuola, favorendole e mettendole in rete.
#scuoleaccoglienti. Abbattere le barriere architettoniche e non solo, prevedere per gli insegnanti di sostegno percorsi formativi ad hoc in funzione delle diverse disabilità. Proteggere gli studenti più piccoli, dai 3 agli 11 anni, incrementando la sorveglianza durante l’orario scolastico, garantendo attività fisica, arredi di qualità, spazi verdi attrezzati.
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