Groupon: gli architetti si rivolgono all’antitrust
Continua la battaglia del Consiglio Nazionale contro la svendita delle attività professionali e a tutela dei consumatori.
Nuova richiesta del Consiglio Nazionale degli Architetti all'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato per l'apertura di un procedimento contro Groupon. Nonostante l'esito positivo per il Consiglio Nazionale dei due precedenti esposti presentati all'Antitrust per salvaguardare l'attività dei liberi professionisti iscritti al proprio Albo, non si ferma la battaglia degli architetti italiani contro la svendita delle prestazioni professionali e a tutela dei consumatori.
Proprio gli "impegni" proposti da Groupon, a seguito della precedente istruttoria, contengono, infatti, informazioni incomplete e fuorvianti per i consumatori, tra le quali quelle relative alla pubblicazione di un listino prezzi/catalogo.
"Dopo l'abrogazione delle tariffe professionali - sottolinea il Consiglio Nazionale - per le prestazioni professionali non possono essere indicati i prezzi offerti, neanche in base al DM parametri, che è relativo ai soli compensi in ambito giudiziale. Oltre a ciò, l'individuazione, da parte del sito Internet di Groupon, di prezzi di riferimento, anche se non obbligatori, può determinare effetti negativi per la concorrenza alla stessa stregua dei prezzi obbligatori".
"L'equivoca formulazione di messaggi relativi, ad esempio, all' Attestato di Prestazione Energetica può indurre il consumatore a ritenere che prestazioni professionali complesse possano essere svolte con costi sensibilmente ed oggettivamente inferiori a quelli di loro produzione".
Ed ancora. Secondo il Consiglio Nazionale nelle offerte di Groupon, sempre relative alla certificazione energetica, va obbligatoriamente inserito il riferimento al fatto che il professionista sia stato o meno sanzionato (ai sensi dell'art. 15 comma 3 D.Lgs. 19 agosto 2005, n. 192) qualora abbia rilasciato una relazione tecnica o un attestato di prestazione energetica degli edifici senza il rispetto ed i criteri fissati dalla legge".
"In mancanza di questa obbligatorietà - sottolinea ancora - viene veicolato un messaggio che induce a individuare degli importi per le prestazioni relative all'attestato di prestazione energetica, senza tuttavia prevedere che vengano rese note le violazioni relative a tali attività professionali, che possono derivare proprio da prezzi estremamente contenuti. Un messaggio ingannevole dunque che può indurre il consumatore a scegliere tout court l'offerta di Groupon, senza procedere ad una accurata selezione preventiva delle alternative disponibili sul mercato."