In Gazzetta Ufficiale il modello di Autorizzazione Unica Ambientale

Al via l’Autorizzazione Unica Ambientale (AUA), che semplifica le pratiche amministrative a carico delle PMI accorpando sette diverse autorizzazioni (scarichi, acque reflue, emissioni in atmosfera, impatto acustico, fanghi di depurazione, smaltimento e recupero rifiuti) e alla quale tutte le Regioni dovranno adeguare le proprie normative.
Il modello semplificato e unificato per la richiesta dell’AUA è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 149/2015 (supplemento ordinario n. 35), come allegato al decreto del dipartimento della Funzione pubblica 8 maggio 2015 recante “Adozione del modello semplificato e unificato per la richiesta di autorizzazione unica ambientale – AUA”.

Autorizzazione unica ambientale è il provvedimento istituito dal Dpr 13 marzo 2013, n. 59 e rilasciato su istanza di parte che incorpora in un unico titolo diverse autorizzazioni ambientali previste dalla normativa di settore (come il Dlgs 152/2006). Il Dpr individua un nucleo base di sette autorizzazioni che possono essere assorbite dall'Aua, alle quali si aggiungono gli altri permessi eventualmente individuati da fonti normative di Regioni e Province autonome.

CHI LA PUÒ CHIEDERE. Possono richiedere l'AUA le piccole e medie imprese come definite dal Dm 18 aprile 2005 e gli impianti non soggetti alla disciplina dell'AIA (Autorizzazione integrata ambientale).

A CHI SI CHIEDE. La domanda deve essere presentata allo Sportello unico per le attività produttive (Suap) che la inoltra per via telematica all'Autorità competente per la procedura. Trascorsi 30 giorni senza richiesta di integrazioni, la domanda si intende regolarmente presentata.
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