#italiasicura, dal Governo la Struttura di missione

3.395 cantieri anti-alluvioni e per la messa in sicurezza dalle frane e 183 opere per depurazione scarichi urbani e disinquinamento di fiumi e laghi.
In vista 3.395 cantieri anti-alluvioni e per la messa in sicurezza dalle frane e 183 opere per depurazione scarichi urbani e disinquinamento di fiumi e laghi. Previsti interventi per circa 4 miliardi di euro in tutte le Regioni.
È entrata in fase operativa la struttura di missione di Palazzo Chigi “contro il dissesto idrogeologico e per lo sviluppo delle infrastrutture idriche”, coordinata da Erasmo D'Angelis e con direttore Mauro Grassi, presentata questa mattina con il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Graziano Delrio.
La sfida è affrontare e risolvere i ritardi clamorosi di due settori in emergenza e in infrazione europea con pesanti sanzioni in arrivo.
“Diamo inizio alla più importante opera pubblica di cui il Paese ha urgente bisogno – ha continuato – . La scelta del Governo è stata quella di cambiare radicalmente la governance e la filiera delle responsabilità e dei controlli che fino ad oggi hanno impedito o ritardato la sicurezza di molte aree”.
L’81,9% dei Comuni (6.633) hanno aree in dissesto idrogeologico. È pari a 3,5 miliardi l’anno il costo pagato dallo Stato dal 1945 ad oggi per danni e risarcimenti da frane e alluvioni.
Il numero complessivo degli interventi previsti (da Accordi di programma Stato-Regioni siglati nel 2009-2010 e da richieste successive in seguito ad eventi meteo devastanti) è di 3.395 opere anti-emergenza. A distanza di 4 anni, solo il 3,2% degli interventi (109) risulta concluso, il 19% (631) in corso di esecuzione e il 78% fermi, ostaggi di burocrazia, in fase di progettazione o di affidamento o non ancora finanziati e comunque ancora molto lontano dalla fase di cantiere.
Il Governo ha affidato alla Struttura di missione misure straordinarie e il compito di fare regia e coordinare tutte le strutture dello Stato (Ministeri, Protezione civile, Regioni, Enti locali, Consorzi di bonifica, Provveditorati alle opere pubbliche, Genio Civile ed enti e soggetti locali), per trasformare in cantieri oltre 2,4 miliardi di euro non spesi dal 1998 per ridurre stati di emergenza territoriali (casse di espansione e vasche di laminazione di fiumi e torrenti, argini anti-alluvioni, briglie per regimentazione acque, messa in sicurezza di frane, stabilizzazione di versanti a rischio crollo, riattivazione di linee Fs locali interrotte e di ponti e infrastrutture viarie di Anas). In più nel bilancio dello Stato sono utilizzabili e ancora non spesi né impegnati in fase di cantiere 1.6 miliardi di euro stanziati con Delibera Cipe nel 2012 per opere urgenti di fognature e depuratori nelle Regioni del Sud da concludere entro il 2015 (la maggior parte tra Sicilia e Calabria).
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