Novità legislative per un’edilizia efficiente

Sono tre i decreti che completano il quadro normativo in materia di efficienza energetica e permettono all’Italia di adeguarsi all’Europa. Un grande passo avanti verso gli edifici a energia quasi zero, ma anche un’opportunità per la riqualificazione del patrimonio esistente. La Lombardia anticipa di quattro anni i termini imposti dall’UE.
Consumare poca energia e migliorare il comfort negli edifici. La casa a consumo zero la vorrebbero tutti.
A partire da chi la progetta a chi la compra e chi la vive. Solo alcuni anni fa pochi ci credevano e quasi nessuno avrebbe scommesso sulla possibilità di poter raggiungere un obiettivo così ambizioso. Merito dell’Europa, ma anche a due regioni italiane che hanno anticipato addirittura di 4 e 3 anni le scadenze imposte dall’Unione Europea. In Lombardia infatti dal 1 gennaio 2016 tutti gli edifici di nuova costruzione e le grandi ristrutturazioni dovranno rispettare le caratteristiche previste dal NZEB, (Near Zero Energy Building), ovvero il Protocollo che fissa gli standard progettuali per “costruzioni ad altissima prestazione energetica e fabbisogno energetico quasi nullo coperto in gran parte dall’utilizzo di fonti rinnovabili, compresa l’energia da rinnovabili prodotta in loco o nelle vicinanze”.
Nella stessa direzione si è mossa per ora anche la regione Emilia Romagna che ha recepito quanto riportato nei decreti del 26 giugno 2015 riguardo ai nuovi requisiti minimi di efficienza per i nuovi edifici e per quelli sottoposti a ristrutturazione. L’attenzione verso il recupero degli edifici rappresenta una delle novità più interessanti contenute nel decreto che per l’Italia assume un significato particolare. E’ sufficiente guardare i numeri per comprendere la grande opportunità che si prospetta con l’entrata a regime dei decreti nei prossimi anni. In Italia ci sono oltre 11 milioni di abitazioni occupate che non hanno mai subito un intervento di ristrutturazione e il 93,3% degli edifici esistenti è stato costruito dopo il 1991, anno dell’entrata in vigore della Legge 10, primo atto legislativo che puntava a un uso razionale dell’energia, al risparmio energetico degli edifici e introduceva criteri di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili.


© Copyright 2024. Edilizia in Rete - N.ro Iscrizione ROC 5836 - Privacy policy