Legambiente, Costruire il futuro 2014

700mila posti di lavoro in meno in otto anni e centinaia di imprese chiuse.
Il settore delle costruzioni si conferma tra quelli maggiormente colpiti dalla crisi, eppure, potrebbe essere anche uno dei settori protagonisti della svolta. Formazione professionale, riqualificazione e manutenzione dell'enorme patrimonio edilizio italiano sono le parole d'ordine per vincere la sfida dell'occupazione e dello sviluppo: 700mila nuovi posti di lavoro a regime che possono arrivare a 1 milione considerando tutto l'indotto della filiera delle costruzioni, investendo in qualità, trasparenza, formazione e innovazione.
Ecco in sintesi il risultato dell'indagine Costruire il futuro 2014, terzo rapporto a cura dell'Osservatorio Innovazione e Sostenibilità nel settore edilizio (Oise) di Legambiente, Fillea Cgil, Feneal Uil, Filca Cisl, presentata a Roma, nel corso di un convegno.
Le opportunità non mancano ma serve la capacità di coglierle e sfruttarle al meglio. Ben 7 miliardi di euro possono arrivare dai fondi strutturali per l'efficienza energetica; le stesse direttive europee sulle prestazioni energetiche per la nuova edilizia e la riqualificazione poi, indicano quella dell'innovazione e della sostenibilità come unica strada percorribile per il futuro: dal 2021 tutta la nuova edilizia dovrà infatti permettere bollette nearly zero energy con concreti vantaggi per l'ambiente ma anche e soprattutto per la qualità della vita e le tasche dei consumatori. Tutto questo processo inoltre potrebbe tranquillamente avviarsi sin d'ora grazie alle tecnologie già pronte e sperimentate e con costi assolutamente sostenibili.
"Quel che manca realmente - hanno dichiarato il presidente nazionale di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza ed i segretari generali Feneal Filca Fillea Vito Panzarella, Domenico Pesenti, Walter Schiavella - è una spinta innovativa in grado di incrociare e tenere insieme le esigenze di miglior vivibilità e risparmio col tema della sostenibilità ambientale e diffusione delle fonti energetiche, col problema dell'accessibilità alla casa per le famiglie in difficoltà e la domanda di nuovi e più adeguati spazi col tema della sicurezza sismica e idrogeologica. Occorre una cabina di regia unica in grado di guidare il settore verso i nuovi obiettivi sfruttando tutte le opportunità offerte dall'Europa e dalle nuove tecnologie, per non rischiare di perdere, come già avvenuto precedentemente, anche i fondi strutturali 2014 - 2020. Occorre soprattutto fare chiarezza e semplificare le procedure per l'accesso alle detrazioni fiscali per i condomini, per esempio, e rivedere i meccanismi dell'ecobonus per gli interventi di efficienza energetica, che pur avendo garantito risultati positivi in termini di cantieri aperti, occupazione e diminuzione dei costi in bolletta, possono essere modificati in meglio".
Il Rapporto Oise nasce proprio con l'obiettivo di aiutare la prospettiva di sviluppo e crescita del settore indicando strade concretamente percorribili attraverso l'innovazione e la formazione professionale, la scelta dei materiali e delle tecnologie, l'adeguamento normativo con l'adesione alle direttive europee.
Muovere l'innovazione del settore edilizio, integrando fonti rinnovabili e efficienza energetica, è una prospettiva di grandi opportunità per rilanciare il lavoro in edilizia ma deve essere accompagnata con forza da Governo e Regioni.
L'unico comparto in crescita è infatti quello della riqualificazione (+20% dal 2008 al 2014 secondo Ance), e la riqualificazione edilizia ha raggiunto quota + 65% del mercato delle costruzioni, ma lo sviluppo e l'innovazione richiedono un mercato trasparente e regolare, con livelli standard qualitativi elevati sia nei materiali che nelle tecnologie, nelle procedure e nella scelta dei fornitori, nell'attenzione alla sostenibilità ambientale. Occorre spingere per una riqualificazione complessiva del settore che escluda le imprese irregolari, il lavoro nero, il ribasso estremo dei costi a favore di una maggior innovazione, investimenti mirati, personale più qualificato, maggior specializzazione professionale.
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