Legge sugli Ecoreati

l Senato ha approvato definitivamente il ddl n. 1345-B, contenente disposizioni in materia di delitti contro l’ambiente; introducendo cinque nuove forme di reato e prevede il carcere per i crimini ambientali.
15735La nuova legge raddoppia gli attuali termini di prescrizione per i crimini ambientali e introduce cinque nuove fattispecie di reato, che in caso di condanna o patteggiamento per il reato, prevedono la confisca dei beni e il ripristino dello stato dei luoghi:

Inquinamento ambientale (pene detentive da 2 a 6 anni, multa da 10 a 100mila euro). La fattispecie prevede che sia punibile chi “abusivamente compromette e deteriora in modo significativo o misurabile la biodiversità o un ecosistema o la qualità del suolo, delle acque o dell’aria“. Tra le aggravanti sono previste: lesioni personali, gravi e gravissime e morte della persona; in questo ultimo caso la pena può arrivare fino a un massimo di 12 anni. Se la condotta criminosa è causa di lesioni plurime a danno di più persone si applica la pena più grave aumentata fino al triplo, entro il limite massimo dei 20 anni di reclusione.

Disastro ambientale (pene detentive da 5 a 15 anni). La fattispecie punisce “chi abusivamente altera gravemente o irreversibilmente un ecosistema o compromette la pubblica incolumità“. È prevista specifica aggravante per disastro ambientale in aree protette. Sia inquinamento che disastro ambientale vedono, pur in presenza di aggravanti, le pene ridotte fino a un massimo di due terzi in assenza di dolo.

Traffico e abbandono di materiale ad alta radioattività ( pene detentive da 2 a 6 anni, multa fino a 50mila euro) Punisce chi “abusivamente cede, acquista, riceve, trasporta, importa, esporta, procura ad altri, detiene, trasferisce, abbandona materiale di alta radioattività“.

Impedimento del controllo ( pene detentive da 6 mesi a 3 anni), punisce “chi nega o ostacola l’accesso o intralcia i controlli ambientali“.
 
Omessa bonifica: ( pene detentive da 1 a 4 anni, multa fino a 80mila euro). Punisce “chiunque avendone l’obbligo non provvede alla bonifica e al ripristino“.

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