Restructura: i dati della riqualificazione in Italia
Si è svolta la scorsa settimana Restructura 2016, la XXIX edizione della fiera dedicata a riqualificazione, recupero e ristrutturazione, chiusa domenica 27 novembre all’Oval di Torino.
Restructura è l’unica manifestazione che si occupa di uno dei temi più attuali del sistema edilizio,
cioè quello del riuso degli spazi, tema strettamente collegato al ripensamento funzionale delle aree
cittadine e alle nuove visioni urbanistiche, rivolte alla valorizzazione e al riutilizzo del costruito
esistente. Proprio su questi temi si è soffermato il convegno di apertura incentrato sulla ricorrenza dei 20 anni
dall’avvio degli incentivi fiscali dedicati alla ristrutturazione, recupero e riqualificazione energetica.
Nel corso del suo intervento il Presidente nazionale CNA Daniele Vaccarino ha illustrato i numeri di
un settore, quello della riqualificazione, che oggi rappresenta il 70% dell’intero comparto delle
costruzioni, con 500 mila imprese e 1 milione e mezzo di occupati.
Grazie agli incentivi, dal 1998 al 2016, il 55% delle famiglie italiane (14,2 milioni di famiglie su un
complessivo di 25,9 milioni di famiglie) ha potuto realizzare progetti di ristrutturazione per un totale
di 14.200.000 interventi, che hanno mosso complessivi 237 miliardi di euro, di cui 205 relativi al
recupero edilizio e 32 alla riqualificazione energetica (dati ISTAT e studio effettuato dalla Camera dei
Deputati presentato a settembre 2016).
Oggi il settore delle ristrutturazioni punta a crescere, come annunciato da Vaccarino, il quale ha
ricordato che “proprio a Restructura è partita la storia degli incentivi per le ristrutturazioni, che tra
l’altro ha permesso di contribuire alla lotta al lavoro nero in edilizia”.
Partendo dalla prospettiva di crescita annunciata dal CRESME, che ha previsto uno sviluppo del
comparto dell'8,8% tra il 2016 e il 2021, Vaccarino ha sottolineato come sia importante mantenere
gli incentivi fiscali rendendoli più accessibili con la cessione del credito fiscale alle banche (proposta
di legge 3919 di luglio 2016). Inoltre ha dichiarato che è necessario “intervenire con più decisione in
materia di politica industriale di settore (messa in sicurezza antisismica e idrogeologica del patrimonio
abitativo, integrato da interventi di efficientamento energetico e "smart building”).
Lo scenario
complessivo è quello di una politica di rigenerazione urbana e territoriale basata su tre assi principali:
digitalizzazione del settore, sostenibilità ambientale e sicurezza, rilancio edilizio e infrastrutturale.
Questa è in sintesi la nuova stagione per la storia edilizia del nostro Paese.”