ANCI: Il nuovo Vademecum sulla SCIA 2

E' stato pubblicato il nuovo Vademecum ANCI. L'obiettivo della guida è quello di mettere in chiaro la nuova normativa e aiutare imprese e Comuni ad aggiornare la modulistica.
L’ANCI, l’Associazione Nazionale Comuni Italiani, ha pubblicato nei giorni scorsi un Vademecum sulla SCIA 2, per spiegare l’evoluzione normativa introdotta dal Dlgs 222/2016 e dal DPR 31/2017. Come si legge nell’introduzione della guida, entro il 30 giugno i Comuni e le Regioni dovranno adeguare i propri ordinamenti alle disposizioni del decreto legislativo n. 222/2016 che impatta in modo rilevante sui regimi amministrativi dei diversi procedimenti relativi all’edilizia e alle attività produttive. Il vademecum si pone l’obiettivo di supportare i Comuni e le Regioni in tale complesso lavoro di revisione dei propri modelli operativi al fine di semplificare il processo in atto, concentrandosi in particolare sui procedimenti edilizi. L’auspicio è quello di essere utile alla costruzione di linee guida per facilitare anche il rapporto dei Comuni con cittadini e imprese. Oltre all’inquadramento sulle nuove norme per interventi di edilizia nelle città, il vademecum fornisce una modulistica riguardante: Comunicazione di Inizio lavori per interventi di edilizia libera (CIL); Comunicazione di Inizio Lavori Asservata per interventi di edilizia libera (CILA); Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA); Segnalazione Certificata di Inizio Attività in alternativa al permesso di costruire (SCIA); richiesta del permesso di costruire. Per quanto riguarda la SCIA, la SCIA alternativa e il permesso di costruire, essi sono stati definiti aggiornando i modelli di riferimento ministeriale con il DLGS 222/2016 e il DPR 31/2017. Le proposte inerenti la Comunicazione CIL e la CILA sono stati invece definiti ex novo ricalcando la ristrutturazione ministeriale nell’intento di definire i modelli con struttura omogenea. Inoltre, il vademecum, chiarisce le innovazioni che il decreto apporta, ovvero il regime amministrativo da adottare per i singoli interventi che, in alcuni casa possono essere effettuate anche senza dare comunicazione al Comune. Infine viene ribadito come la modulistica dovrà tenere conto ed essere adeguatamente integrata o modificata in base alle specifiche discipline regionali e comunali che dovranno essere adeguate al Dlgs 222/2016 entro il 30 giugno 2017.

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