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19 marzo 2013

Crisi: un ministero delle città per rilanciare l'edilizia

Un Ministero delle Città per coordinare grandi progetti di sviluppo urbano e i Casa Bond per finanziare i mutui immobiliari oggi in forte calo: sono le due proposte di Giuseppe Roma, direttore generale del Censis. "L'edilizia - dice Roma - che  sino ad alcuni anni fa era uno dei motori della crescita dell'economia italiana sta crollando dal 2007: l'edilizia non residenziale langue per la recessione economica, le opere pubbliche sono state falcidiate dai tagli alla spesa pubblica e l'edilizia residenziale è in crisi per la difficoltà di concessione dei mutui e per la tassazione che si è concentrata sul patrimonio immobiliare delle famiglie. Così  l'intero settore edilizio rischia di saltare". "In tutto il mondo  - prosegue Roma - le città sono i motori dello sviluppo economico. I grandi progetti di sviluppo urbano sono volani di crescita economica e tecnologica. Da noi si stenta a capirlo, anche se i migliori imprenditori  dell'edilizia hanno cominciato a segmentare l'offerta, puntando per esempio sugli immobili ad alta efficienza energetica, sull'edilizia di Classe A".Secondo Roma, in Italia "manca il coordinamento di politiche  pubbliche e iniziative private attorno ai grandi progetti di sviluppo urbano. Per questo penso a un Ministero delle Città che possa stimolare le iniziative locali con risorse pubbliche e semplificazioni normative in grado di mobilitare risorse private. Abbiamo avuto in passato l'esperimento del Ministero delle Aree Urbane affidato all'ex sindaco di Milano Carlo Tognoli che ha fatto alcune cose buone come il Piano nazionale parcheggi e il Piano delle piste ciclabili. Ma poi il Ministero è scomparso e non è stato più riproposto". Per rilanciare l'edilizia residenziale Giuseppe Roma punta sui Casa Bond per far affluire alle banche risorse finanziarie da destinare ai prestiti immobiliari:"Il Ministero dello Sviluppo -conclude Roma - sta lavorando ai cosiddetti Casa Bond per finanziare i mutui. Speriamo che riesca a quadrare il cerchio tra Ministero  dell'Economia e Bce".