Edificio 4.0: il decalogo di Federcostruzioni
Il 4 luglio 2018 Federcostruzioni – in rappresentanza di produttori, progettisti e costruttori – ha presentato un manifesto in 10 punti. L’intento è rilanciare dal profondo un comparto parzialmente ancorato a modelli produttivi tradizionali.
Parafrasando il modello di “Industria 4.0”, ecco allora il piano “Edificio 4.0”: aggiornare la pratica del cantiere alla sostanza della società digitale.
Due le premesse.
In base al report della federazione, l’universo delle costruzioni e dell’indotto, nel complesso, vale oltre 400 miliardi all’anno e dà lavoro a 2,6 milioni di persone, vale a dire il 12% dell’occupazione nazionale.
Inoltre, il nostro è un patrimonio edilizio sempre più obsoleto: oltre il 60% degli edifici italiani ha più di 40 anni e quasi l’80% è stato costruito prima del 1990, in base a norme che non garantiscono gli standard di efficienza e sicurezza richiesti oggi.
Ciò detto, al centro delle proposte c’è un piano di riqualificazione dello stock immobiliare, di sostenibilità urbana, di miglioramento dell’efficienza e della sicurezza degli edifici.
Si aggiungano gli incentivi alla diffusione del Bim, la riduzione del costo di gestione degli edifici e della pubblica amministrazione.
C’è la richiesta di incentivi - sul modello di Industria 4.0 per tutte le fasi del ciclo di vita di un edificio - ma non si tratta solo di questo.
Ecco il decalogo per intero.
1. Miglioriamo la sostenibilità urbana. Diamo l’avvio a un nuovo sviluppo delle Città, tenendo conto dell’evoluzione digitale e dei suoi riflessi sulla vita dei cittadini.
2. Riqualifichiamo il patrimonio immobiliare. Pianifichiamo un ammodernamento e rinnovo del patrimonio immobiliare con un’integrazioni dei sistemi di controllo e gestione intelligente degli edifici e che superi il concetto di micro interventi.
3. Miglioriamo l’efficienza e il comfort degli Edifici. Riduciamo i costi di gestione degli edifici e rendiamoli più confortevoli e attivi nel servizio dell’utente
4. Rendiamo più Sicuro il Patrimonio Immobiliare. Avviamo una riqualificazione intelligente del patrimonio immobiliare dal punto di vista della sicurezza strutturale e sociale.
5. Riduciamo i costi della Pubblica Amministrazione. Ammoderniamo e rendiamo sostenibili gli edifici pubblici con progetti innovativi, sulla base di modelli costruttivi e gestionali digitali per abbattere i costi delle inefficienze
6. Tuteliamo e Valorizziamo gli edifici storici. Realizziamo una mappatura digitale del patrimonio culturale per una migliore gestione e fruizione per il pubblico
7. Riduciamo i costi di gestione degli Edifici. Attiviamo un controllo diffuso delle performance degli edifici attraverso infrastrutture digitali e figure competenti
8. Diffondiamo l’uso del BIM (Building Information Modeling). Creiamo i presupposti per una reale attuazione del Decreto BIM negli Appalti Pubblici e la diffusione nei lavori privati della digitalizzazione
9. Promuoviamo una cultura del Riuso e del Costruire Sostenibile. Integriamo i concetti di CAM ed LCA nei modelli digitali dei processi delle costruzioni, attraverso l’adozione del BIM e l’applicazione dei protocolli di Certificazione
10. Creiamo un quadro normativo a supporto della Digitalizzazione. Dare un supporto allo sviluppo e aggiornamento normativo per favorire una evoluzione digitale degli edifici
Federica Brancaccio, presidente di Federcostruzioni, ha chiosato in questo modo: «Non si tratta di un piano fatto di punti “assertivi”. Vogliamo che l’edilizia sia messa al centro di un progetto di innovazione industriale sul modello di quanto accaduto per l’induistria manifatturiera. Puntiamo all’apertura di un tavolo di lavoro che coinvolga i ministeri delle Infrastrutture, dello Sviluppo economico e dell’Ambiente per arrivare a mettere in campo una serie articolata di soluzioni (incentivi, piani di riqualificazione, formazione della pubblica amministrazione) capaci di far fare un salto di qualità, anche tecnologico, al nostro settore».
Dal canto suo, in un messaggio inviato proprio alla federazione, il Ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli sembra avere la medesima intenzione: «Lavorerò duramente alla diffusione della digitalizzazione nel settore delle costruzioni. Le proposte di Federcostruzioni in tal senso sono da tenere in debita considerazione». Il ministero è già al lavoro a correttivi sul Codice appalti e a innovazioni importanti anche sul fronte del sismabonus.