"Edilizia Scolastica 2014-2018"

Oltre 9 mld stanziati dal 2014 ad oggi. Maria Elena Boschi ha illustrato il lavoro svolto per mettere in sicurezza e riqualificare il patrimonio immobiliare scolastico.
Oltre nove miliardi per l'edilizia scolastica di cui 4,7 assegnati agli Enti locali per interventi su scuole già individuate. 7.235 cantieri aperti in tutta Italia, 5.659 conclusi, 303 nuove scuole finanziate, di cui 209 già realizzate. Altri 780 cantieri chiuderanno entro il 2017. Sono alcuni dei numeri che riassumono il lavoro per la riqualificazione dell'edilizia scolastica iniziato dal Governo nel 2014 e proseguito con decisione dal Governo Gentiloni. I numeri sono stati presentati nel corso della conferenza stampa a Palazzo Chigi dalla Sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Maria Elena Boschi, dalla Ministra dell'Istruzione, Università e Ricerca Valeria Fedeli e dalla Coordinatrice della Struttura di Missione per la Riqualificazione dell'Edilizia Scolastica, Laura Galimberti. "Oltre 2 milioni e 100 mila studenti sono stati interessati dagli interventi. Da qui alla fine dell'anno si aggiungeranno 780 cantieri. Le scuole progettate sono 303, 209 sono già state completate e disponibili per essere aperte in modo abbastanza ampio sul territorio italiano, da Brescia ad Avellino, da Lodi a Sassari, da Lucca a l'Aquila, per dare plasticamente idea del lavoro fatto. Abbiamo impiegato 9,5 miliardi di risorse dei cittadini italiani stanziati dai governi Renzi e Gentiloni". Così la Sossegretaria di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Maria Elena Boschi aprendo l'incontro. “Come Paese stiamo facendo investimenti molto importanti: sull’edilizia non sono mai state stanziate tante risorse. È uno sforzo che va riconosciuto - sottolinea la Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Valeria Fedeli -. Stiamo investendo sulla sicurezza degli edifici, ma anche sulla creazione di ambienti di apprendimento innovativi, perché gli elementi architettonici influiscono sullo stare bene a scuola. Rispetto al passato c’è stata una decisa inversione di rotta - prosegue - non soltanto in termini di risorse, ma anche di governance: stanziare fondi non basta, bisogna governare il processo di spesa, renderlo efficiente, avere a disposizione dati aggiornati per individuare le priorità. Ed è quanto abbiamo fatto in questi anni e continuiamo a fare. Nei prossimi 20 giorni - chiude Fedeli - mobiliteremo altri 2,6 miliardi dei 9 stanziati per 10 azioni fra cui ci sono la nuova programmazione degli interventi 2018-2020 per 1,7 miliardi, risorse per l’antisismica e per la costruzione di nuove scuole”. "La messa in sicurezza delle scuole è prioritaria, perché la scuola rappresenta uno dei pilastri della formazione delle nuove generazioni, e quindi del futuro del Paese.”
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