Il nuovo volto della Valutazione di Impatto Ambientale

La VIA (valutazione di impatto ambientale) cambia forma. Sotto le forti pressioni di operatori e professionisti viene semplificato un procedimento ancora troppo frammentato.
Garantire un livello elevato di protezione dell'ambiente e della salute umana, attuare una valutazione esaustiva degli effetti diretti e indiretti di un progetto sull'ambiente, migliorare la qualità di una valutazione dell'impatto ambientale, semplificare le procedure e razionalizzare il processo decisionale. Questi gli obiettivi principali della direttiva 2014/52/UE entrata in vigore lo scorso venerdì. Le nuove norme modificano l’attuale disciplina della “Verifica di assoggettabilità a Valutazione di impatto ambientale (VIA)” e della stessa VIA, al fine di recepire fedelmente la direttiva, di efficientare le procedure, di innalzare i livelli di tutela ambientale, di contribuire a sbloccare il potenziale derivante dagli investimenti in opere, infrastrutture e impianti per rilanciare la crescita sostenibile, attraverso la correzione delle criticità riscontrate da amministrazioni e imprese. Oggi si riscontrano tempi medi per la conclusione dei procedimenti di VIA di circa 3 anni, mentre per la verifica di assoggettabilità a VIA sono necessari circa 11,4 mesi, con un rallentamento dell’iter valutativo dei progetti dovuto anche alla frammentazione delle competenze normative, regolamentari e amministrative tra Stato e Regioni. Il decreto risponde quindi, tra l’altro, all’esigenza di superare questo problema. Grazie a queste modifiche non solo si ridurranno i tempi per la conclusione dei procedimenti ma si avranno numerosi vantaggi tra cui: 
-possibilità di richiedere, in alternativa della VIA, un “provvedimento unico ambientale” 
-nuova definizione di impatto ambientale 
-semplificazione del materiale progettuale da allegare al provvedimento 
-eliminazione dell’obbligo di presentare elaborati progettuali poiché sufficiente per la fase dello screening uno studio preliminare 
-possibilità in caso di modifiche di chiedere un prescreening, ovvero una valutazione preliminare 
-introduzione di regole omogenee per il procedimento di VIA su tutto il territorio nazionale 
-completa digitalizzazione degli oneri informativi eliminando obbligo di pubblicazione sui mezzi di stampa.
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