Manovra 2018 alla Camera: emendamenti e stato dell’arte

Approvata in Senato, la Legge di Bilancio passa alla Camera. Tra i circa 6mila emendamenti in discussione, quelli d’interesse per i professionisti edili riguardano soprattutto sostenibilità e sicurezza degli edifici.
Il 12 dicembre è scaduta la possibilità di presentare emendamenti. Il 19 dicembre inizierà la discussione in aula e una nuova fiducia è calendarizzata per il giorno successivo. In ogni caso, la Legge di Bilancio 2018 diverrà legge prima di Natale, affinché le novità possano entrare in vigore il 1° gennaio 2018. 
Gli emendamenti con ricadute in edilizia 
Ecobonus I, stabilizzazione: si chiede di rendere permanente il provvedimento, senza doverlo riconfermare di anno in anno. La copertura si troverebbe aumentando delle tasse sugli apparecchi per il gioco.

Ecobonus II, gerarchizzazione interventi: si chiede di distinguere tra gli interventi più o meno performanti, prevedendo cioè un abbassamento selettivo solo per gli interventi che non migliorano le prestazioni degli edifici.
Si propone quindi di escludere dagli incentivi gli interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione con efficienza inferiore alla classe. A. 
Il bonus potrebbe essere invece abbassato al 50% per l'acquisto e posa in opera di finestre comprensive di infissi, di schermature solari e di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione con efficienza pari alla classe A di prodotto prevista dal Regolamento delegato (VE) N. 811/2013. 
Infine si propone di mantenere al 65% la detrazione per gli interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione di efficienza pari alla classe A di prodotto prevista dal Regolamento delegato (UE) N. 811/2013 e contestuale installazione di sistemi di termoregolazione evoluti, o con impianti dotati di apparecchi ibridi, costituiti da pompa di calore integrata con caldaia a condensazione, assemblati in fabbrica ed espressamente concepiti dal fabbricante per funzionare in abbinamento tra loro, o per le spese sostenute all'acquisto e posa in opera di generatori d'aria calda a condensazione.

Ecobonus III, caldaie, finestre, schermature solari: in contrasto con il punto precedente, altri chiedono di mantenere la detrazione del 65% per le spese relative per interventi di acquisto e posa in opera di finestre comprensive di infissi, schermature solari e sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti con caldaie a condensazione e a biomassa. Il ddl approvato dal Senato, infatti, ha abbassato la percentuale di detrazione per tali interventi al 50%. La copertura deriverebbe dalla riduzione del Fondo per gli interventi strutturali di politica economica. 

 Ecobonus IV, bonifica dall’amianto: si chiede l’estensione del 65% per gli interventi di bonifica dall’amianto dal 1° gennaio 2018 al 31 dicembre 2019. La detrazione può avere un valore massimo di 100mila euro e deve esser realizzata contestualmente a lavori per il miglioramento dell’efficienza energetica.

 Ecobonus V, recupero acque piovane: si chiede l’inclusione nell’ecobonus 65% delle spese per l’installazione e messa in opera di impianti di recupero dell’acqua piovana, incluse le opere murarie relative alla costruzione della cisterna. Le spese devono essere sostenute dal 1° gennaio 2018 al 31 dicembre 2021, la detrazione al massimo può essere di 30mila euro.

 Diagnosi degli edifici: si propone un bonus del 50% per le diagnosi energetiche e sismiche degli edifici eseguite nel 2018, anche se non seguite da interventi di riqualificazione o messa in sicurezza. Il valore massimo della detrazione è di 12mila euro. L’obiettivo è conoscere lo stato del patrimonio edilizio italiano per programmare al meglio gli interventi.

Lo stato dell’arte, dopo l’approvazione in Senato
Fondi per l’edilizia: approvati anche altri quattro emendamenti: un fondo per la messa in sicurezza degli edifici pubblici, uno per la messa in sicurezza del territorio e due emendamenti per la ristrutturazione dell’edilizia sanitaria.
Per i edifici pubblici, in particolare, sono stati previsti 30 milioni di euro ogni anno, dal 2018 al 2030. Saranno finanziati anche i costi connessi dalla redazione dei bandi di gara, alla definizione della sostenibilità finanziaria dei progetti. Gli enti locali beneficiari del Fondo dovranno affidare la progettazione finanziata e quindi pubblicare il bando di gara per la progettazione esecutiva. Il Mit vigilerà sul rispetto delle regole. 
Un altro emendamento approvato alla Manovra 2018 prevede più finanziamenti per gli investimenti dei Comuni per il ripristino e la messa in sicurezza del territorio, dopo danni derivanti da eventi metereologici eccezionali per cui sia stato dichiarato lo stato di emergenza nell’anno precedente alla richiesta di finanziamento.

Incentivi per l’energia rinnovabile: sono stati prorogati gli incentivi per la produzione di energia da fonti rinnovabili. I produttori di energia da biomassa, biogas e bioliquidi sostenibili si vedranno prorogati gli incentivi non più solo fino al 31/12/2018 ma fino al 31 dicembre 2020. Introdotta una nuova finestra per beneficiare della proroga del regime di incentivi (però, all’80%) del decreto del luglio 2012 nella misura.

• Ricostruzione post sisma Centro Italia: con un ulteriore miliardo di euro sarà finanziato il nuovo piano di ricostruzione delle opere pubbliche (edifici pubblici, scuole, sedi comunali, caserme delle forze dell’ordine) nelle aree del centro Italia colpite dai terremoti del 2016. Questi investimenti si aggiungono a quelli già programmati nell'ultimo anno, per impegno complessivo di 2 miliardi di euro.
Per i Comuni del cratere, c’è la sospensione del pagamento dei mutui fino alla fine del 2018. Per agevolare i lavoratori dipendenti e i pensionati beneficiari della busta paga pesante, allungamento dei tempi di rateizzazione da 9 a 24 mesi.
© Copyright 2024. Edilizia in Rete - N.ro Iscrizione ROC 5836 - Privacy policy