Restauro 2013 e il sisma in Emilia-Romagna

Dopo i drammatici eventi sismici che hanno interessato l’Emilia-Romagna durante la scorsa primavera, l’edizione 2013 di Restauro non poteva esimersi dal focalizzare su questo argomento.
Una volta terminata la fase iniziale dell’emergenza, della messa in sicurezza e della stima dei danni, una volta tamponato il devastante effetto iniziale, si apre una seconda fase dell’emergenza, che riguarda prettamente il patrimonio artistico e architettonico. Tra i temi portanti di Restauro 2013 ci sarà proprio il soccorso al patrimonio artistico e architettonico a ridosso di un evento catastrofico. Verranno illustrate le operazioni di soccorso e messa in sicurezza attuate nell’immediato post-terremoto del 20 e 29 maggio 2012 in Emilia-Romagna, da cui prenderà avvio la riflessione circa le strategie e i modelli di intervento da mettere a punto per un restauro. L’edizione 2013 si concentrerà sulla necessità di istituire un piano d’azione preciso ed efficace, ma soprattutto uniforme per far fronte a situazioni in cui il restauro comporta la scelta di un modus operandi consapevole e standardizzato, nel momento in cui, come nel caso del sisma, vengano a mancare le strutture portanti e le stesse collocazioni delle opere d’arte vadano distrutte: si rende indispensabile intervenire in modo uniforme e ragionato, ed è quanto si intende discutere a Restauro 2013. Questo argomento, assieme a molti altri, troverà ampio spazio di approfondimento nelle giornate di Restauro 2013, che prevedono come di consueto numerosi convegni, talks, tavole rotonde e incontri con professionisti del settore e addetti ai lavori. Un importante contributo alla discussione e alla ricerca proviene dalla Direzione Regionale dei Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia Romagna, dal Laboratorio TEKNEHUB, Tecnopolo Università di Ferrara, Piattaforma Costruzioni, Rete Alta Tecnologia Emilia-Romagna e dal Diaprem.  

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