Venezia: la domanda turistica come promotrice di rigenerazione urbana

L’aumento della domanda di ricettività turistica a Venezia offre la possibilità di affrontare la questione del degrado delle periferie, che può essere contrastato con nuove strutture alberghiere in terraferma, puntando su imprese locali.
"Sulla costruzione di nuovi alberghi a Mestre come Ance Venezia crediamo che sia bene, prima di tutto, rifuggire da facili allarmismi e affrontare la questione da un punto di vista il più possibile oggettivo.
E’ un dato di fatto che la domanda di ricettività turistica su Venezia sia in costante aumento ed è pure evidente che, per sua natura e conformazione morfologica, il centro storico non è (e non può essere) in grado di fronteggiare le nuove richieste. E’ quindi inevitabile che tale richiesta “si sposti” sulla terraferma più vicina e, a Mestre, nelle aree di più agevole collegamento con il centro storico, che sono proprio quelle intorno alla stazione ferroviaria.
Certo, ci sono due condizioni essenziali perché questi nuovi insediamenti possano essere visti come un fattore positivo e di sviluppo del territorio.
La prima è che la nuova offerta alberghiera sia qualificata e di livello medio-alto. Sotto questo profilo, l’appartenenza dei nuovi hotel a catene alberghiere internazionali di diversa provenienza sembra dare adeguate garanzie.
La seconda condizione è quella che queste nuove strutture insisteranno su una delle zone più degradate di Mestre, da tempo tristemente al centro delle cronache per squallore e marginalità. Da questo punto di vista la presenza dei nuovi alberghi darà un forte impulso a quel processo di rigenerazione urbana – da tutti auspicato – che abbina la riqualificazione delle aree e delle infrastrutture materiali ad una migliore qualità della vita della cittadinanza, anche in termini di recupero della sicurezza. Un tema, quello della rigenerazione urbana, che – fatte le debite proporzioni – può essere efficacemente riproposto anche in altre zone del territorio, come ad esempio Via Orlanda e la direttrice verso l’aeroporto.
Ma c’è un ulteriore aspetto positivo che va colto in questo fenomeno ed è la circostanza per cui il territorio veneziano si dimostra attrattivo di importanti capitali ed investimenti, anche internazionali. Certo, in questa sede parliamo di investimenti che si concentrano nel comparto turistico, ma confidiamo che presto questa capacità attrattiva possa estendersi anche agli altri settori, contribuendo a ridare forza ad un’economia locale che ha bisogno di nuovi stimoli e nuovi apporti.
Infine, un’ultima considerazione. Giustamente è stato messo in evidenza il ruolo di queste nuove iniziative turistico-alberghiere a Mestre sotto il profilo della creazione di nuova occupazione, sia diretta che nell’indotto. Ebbene queste ricadute sarebbero ampliate se gli interventi di realizzazione delle nuove strutture vedessero il coinvolgimento delle imprese locali che, oltre ad assicurare il loro patrimonio di esperienza, professionalità e conoscenza del territorio, svolgono una funzione di insostituibile volano per l’occupazione con effetti benefici per le famiglie e, in definitiva, per tutta la comunità.
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