Auditorium - Ravello (Salerno)

Oscar Niemeyer ha regalato un altro capolavoro di sensibilità e raffinatezza con il progetto dell’auditorium di Ravello che, grazie ai sistemi di facciata per le aperture vetrate, gode a pieno delle sue linee curve per la forma architettonica e garantisce elevati standard di isolamento acustico.
Descrizione dell’intervento
Il nuovo auditorium firmato da Oscar Niemeyer è caratterizzato dalla sinuosità di una dolce curva in cemento bianco che si incastona come una conchiglia nel pendio a strapiombo sul mare. Le linee morbide caratterizzano da sempre il lavoro del famoso progettista, veri e propri corpi flessibili proiettati nelle città.

Ma in questo progetto è ancora più forte il genius loci. Non è facile infatti relazionarsi ad uno scenario come quello di Ravello, nel cuore della costiera Amalfitana, avendo la massima attenzione e cura per evitare di rovinarlo, sapendolo al contrario rispettare ed esaltare. Questa era la sfida posta al Maestro brasiliano che ha saputo affrontare e superarla brillantemente con un complesso architettonico semplice e ardito al tempo stesso, capace di inserire nel paesaggio ravellese un segno inconfondibile ma non dissonante, in grado di lanciare un richiamo intenso e amichevole per chiunque guarderà Ravello da lontano.

Di conseguenza studiando il profilo del terreno, il Maestro ha optato per il minimo movimento di terra possibile, sfruttando la naturale pendenza per la platea, che si trova così a guardare il palco verso il mare.

L’auditorium ha un altezza massima al di sotto dei 13 metri per limitarne l’impatto visivo, per un totale di 22 metri cubi suddivisi in tre blocchi: l’auditorium vero e proprio con 400 posti su 10 gradoni, il parcheggio e l’insieme degli “edifici di appoggio”.

Il posto per l’orchestra e il foyer si spingono e si proiettano arditamente nel vuoto, su una soletta a sbalzo di cemento armato che sporge sulla strada provinciale. Tutto l’edificio a pianta trapezoidale è formato unicamente dalla concavità della parete in calcestruzzo bianco che, insieme alla piazza antistante, caratterizzano il terrazzamento artificiale tra le due strade.

Dall’ingresso principale sulla piazza si gode di un’ottima prospettiva per ammirare l’invitante curva dell’ingresso. Questo lato dell’edificio è dotato di una facciata strutturale a doppia pelle realizzata con il sistema Schüco FW50+SG che, grazie ai profili sottili visibili solo dall’interno, restituisce all’esterno una facciata a tutto vetro, interrotta esclusivamente dai sottili giunti tra i vetri. La facciata gioca con i riflessi del mare e grazie alla intercapedine isola dal rumore esterno e garantisce elevati standard di acustica all’interno.
Mentre dall’altra parte un oblò vetrato al di sopra dell’orchestra incornicia il paesaggio e si inserisce nella sagoma della calotta curva con un inclinazione di 45° grazie al sistema Schüco FW50+SG.

La bravura del Maestro si nota soprattutto nell’attenzione dedicata all’acustica: la forma concava fa sì che sia eccellente, rifacendosi alla cassa di risonanza di un mandolino; le finestrature Schüco sulla parete sud mettono in comunicazione la sala con un sistema fonoassorbente contenuto nell’intercapedine retrostante la parete a vista, riempita da una stratificazione di materiale in fibra di vetro.

Ora lo stilema medievale dell’architettura ravellese che affonda le sue radici nell’epoca romana, trova un nuovo segno forte e prestigioso, che ne raccoglie la potente eredità e ne innova il messaggio.
Ravello può finalmente dare il via ad una serie di eventi culturali ospitati nella nuova suggestiva e ammaliante location, una vera e propria chiave di volta per la modernizzazione estetica, la spinta culturale ed il progresso del paese.

Il montaggio dei sistemi Schüco FW50+SG per le aperture vetrate e per la facciata, è stato eseguito scrupolosamente dalla ditta La Metallurgica 2000 di Palermo.
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