Campus Universitario di Veterinaria - Lodi

Travi e pilastri NPS® per il progetto del nuovo Campus Universitario di Veterinaria dell’archistar giapponese Kuma a Lodi.
Il cantiere è diviso in due lotti: l’edificio nord del lotto 1 è destinato ad aule e laboratori per la didattica con aula magna da 350 posti a struttura inclinata alta sei metri, mentre a sud nel lotto 2, saranno collocati i dipartimenti e i laboratori di ricerca. Nel progetto dell’architetto giapponese Kuma, lo stabile 2 è collegato al primo da un edificio ponte di 28 metri, che attraversa la roggia Bertonica con una struttura portante in cemento armato precompresso. L’elemento naturale del canale, che attraversa il sito, diviene così il “centro” del complesso, con l'edificio rivolto alla natura, parte intrinseca del contesto circostante. 
La nuova sede della facoltà di Medicina Veterinaria ospiterà circa 2.200 studenti, oltre a 300/400 unità tra personale docente, tecnici di laboratorio, dottorandi, dipendenti tecnico/amministrativi e di servizio. Le dimensioni dei lotti 1 e 2 sono pari a circa 40.000 mq, su cui sono stati edificati 25.000 mq di impalcati. I 2 lotti sono stati volutamente progettati con funzioni diverse. Di conseguenza, anche la progettazione strutturale dei due lotti ha seguito strade separate. In entrambi travi e pilastri sono a struttura mista acciaio-calcestruzzo NPS®. Cambia invece il tipo di solaio, alveolare nel lotto 1, predalles nel lotto 2. 
La filosofia che caratterizza lo Studio di Kengo Kuma, fondata sul rispetto e la valorizzazione del paesaggio culturale e naturale esistente si declina anche nel progetto del campus universitario di Lodi. Il contesto agricolo destinato al nuovo campus, caratterizzato da un articolato sistema di rogge e canali, è stato scelto come elemento fondamentale del progetto, allo scopo di creare un forte legame con il paesaggio della campagna lodigiana. Grandi vetrate consentiranno alla natura di entrare all’interno dell’edificio durante tutte le stagioni, permettendo al paesaggio di farsi parte integrante del progetto stesso. La cura per il legame con il territorio si rifletterà anche nella scelta dei materiali: legno, pietra e vetro, per sfumare il più possibile la percezione del confine tra architettura e natura.
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