Consolidamento delle fondazioni dell'Acquedotto Mediceo - San Giuliano Terme (Pisa)

L'azienda si è occupata del consolidamento delle fondazioni di un acquedotto risalente alle fine del 1500.
Costruito per volontà del gran duca Ferdinando I dè Medici tra il 1588 e il 1592, l’acquedotto parte dal bottino di San Rocco nella valle delle fonti presso Asciano e dopo circa 6 km giunge alle mura di Pisa in piazza delle Gondole. Composto da ben 954 archi equidistanti e decrescenti edificati con muratura mista di pietrame e laterizi alternati poggia su basi di fondazione edificate su tronchi di pino interrati. 

Stato di fatto 
La struttura si presentava per diversi archi con diffuse lesioni inclinate tendenzialmente a 45° ed anche orizzontali, talvolta passanti, sulle porzioni maggiormente interessate dai cedimenti differenziali.Un evidente inclinazione di fuori piombo accentuava poi il dissesto dell’opera sorretta su basamenti di fondazione di circa 1,50 x 1 mt a loro volta appoggiati su pali di pino infissi nel terreno come da progetto originario. 

Il terreno di fondazione 
I rilievi geologici pre-intervento hanno mostrato un terreno particolarmente conduttivo già a partire dalla base di appoggio della fondazione. Contesto che ha fin da subito orientato l’azione di consolidamento delle fondazioni a perseguire una riduzione del contenuto d’acqua presente a vantaggio di una miglior compattazione del terreno di fondazione. 

L'intervento 
Le perforazioni sono state eseguite partendo dalla base della fondazione mediante trapani manuali antivibrazione. All’interno dei fori sono stati condotti dei piccoli tubi di iniezione a raggiungere quei volumi di terreno anomali ed interessati dai cedimenti differenziali, evidenziali dall’esame di tomografia della resistività. A seguire, una resina espandente eco compatibile è stata iniettata in modo mirato sotto costante controllo della tomografia per verificare in corso d’opera gli effetti ottenuti. Le risultanze geofisiche hanno dimostrato una riduzione dell’acqua interstiziale, una riduzione dei vuoti e una conseguente miglior compattazione del terreno di fondazione con incrementi dei valori di resistività a partire dal +30% nei volumi significativi delle colonne. Successive prove geotecniche hanno confermato le risultanze finali. Grazie al metodo GEOSEC® le operazioni di cantiere realizzate mediante resina espandente eco compatibile, sono state condotte secondo i migliori criteri di mini invasività sull’opera.
© Copyright 2024. Edilizia in Rete - N.ro Iscrizione ROC 5836 - Privacy policy