Facoltà di Sociologia dell’Università - Trento

I lavori di restauro dell'edificio hanno riguardato il piano campagna per le nuove aule e il piano sottotetto, riportando la Facoltà all'architettura e alla bellezza originaria e adeguandola, al tempo stesso, alle attuali esigenze in termini di spazio, sicurezza, accessibilità e risparmio energetico.
Descrizione dell’intervento
Rinnovata e completamente ristrutturata la nuova sede della Facoltà di Sociologia dell’Università di Trento è stata riportata all’architettura e alla bellezza originaria adeguandola, al tempo stesso, alle attuali esigenze in termini di spazio, sicurezza, accessibilità e risparmio energetico.
A dirigere i lavori sono stati gli architetti Sergio Giovanazzi e Paolo Portoghesi, che hanno contribuito al restauro della Facoltà con un progetto innovativo. Di Portoghesi, infatti, l’idea di alzare – rispetto a quanto previsto in un primo tempo – il livello del tetto sopra il nuovo foyer e di realizzarlo con capriate di vetro strutturale (il primo caso in Trentino). Tra le novità architettoniche spiccano le due scale interne “ad albero” in ferro cerato ad effetto naturale che abbelliscono l’edificio e la sostituzione, nei cortili interni, dei lucernari piramidali con altri a raso per rendere completamente fruibili gli spazi.
L’edificio è stato, inoltre, liberato dalla cosiddetta “piccionaia”, struttura in ferro realizzata negli anni ’70 e da tutte quelle strutture che ne violavano gli spazi tracciati a fine Ottocento dall’architetto di Vienna Carl Hintrager. Con l’occasione sono state riportate alla luce le preziose decorazioni del pittore locale Campostrini.
L’impresa Carron Cav. Angelo S.p.A (TV) si è occupata del restauro completo dell’edificio. Tra gli interventi più significativi, i lavori sotto il piano campagna per le nuove aule e il totale restauro del piano sottotetto.
Per quanto riguarda gli interventi di rinforzo strutturale dei solai di legno, l’impresa si è rivolta a Peter Cox® che è intervenuta con l’esclusivo “Sistema Traliccio LPR®” per il rinforzo dei solai di legno che devono essere adeguati alle norme di legge come portata e che, ad intervento realizzato, possiedono prestazioni uguali o superiori a quelle dei tradizionali solai in latero-cemento.
Come si nota nella fotografia in alto a sinistra i Tralicci LPR® sono posizionati al di sopra di ogni travetto e avvitati saldamente ad essi, seguendo uno schema statico di progetto. Mentre nella foto in alto a destra si nota un particolare del rinforzo strutturale con Traliccio LPR® avvitato tramite prefori sulle travi tonde esistenti. E’ buona norma provvedere alla stesura del telo Peter Cox sul tavolato, per evitare che l’acqua del getto penetri al piano inferiore. Questo genere di tessuto è traspirante al vapore, pertanto evita la condensa sotto la soletta.

Motivazione della scelta
I solai rinforzati con il “Sistema Traliccio LPR®” non hanno più problemi di elasticità eccessiva o di cedimenti differiti con relative lesioni alle tramezzature ed ai rivestimenti ceramici o di cotto.
Poche e semplici operazioni garantiscono prestazioni tecniche elevate, pur mantenendo tutti i pregi di un solaio di legno.
Il “Sistema” é stato collaudato presso il laboratorio di Scienza delle Costruzioni dell’IUAV di Venezia.
Con il “Sistema Traliccio LPR®” la soletta collaborante che si crea è ottimale per sopportare anche gli elevati carichi di una struttura pubblica (nel caso specifico la Facoltà di Sociologia dell'Università di Trento), come dimostrano le prove di carico eseguite in cantiere che danno risultati sempre al di sotto dei limiti teorici di calcolo, garantendo ai progettisti e alla committenza un valido rinforzo strutturale per solai vecchi o nuovi.
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