Risanamento della Cappella di Rocciamelone - Moncalieri (Torino)

L’intervento di restauro per la Cappella di Rocciamelone con prodotti della Linea Restauro e Bioediliza ha permesso il rifacimento degli intonaci degradati a causa della forte umidità di risalita.
L’intervento di restauro è stato eseguito, utilizzando prodotti della Linea Restauro e Bioedilizia e ha interessato principalmente la facciata del santuario.
Dalle analisi visive e dai saggi stratigrafici presenti in più punti della facciata si evinceva una situazione piuttosto compromessa da precedenti interventi di ripristino degli intonaci, avvenuti nel corso del tempo, che avevano alterato la stratigrafia originaria sia del supporto che della decorazione superficiale.
Erano ben visibili diversi interventi di ripristino degli intonaci eseguiti con malta cementizia, soprattutto delle cornici e delle lesene, come spesso avveniva in un passato neanche troppo lontano. I fenomeni di degrado erano evidenti in diversi parti della facciata e si trattava per lo più di fenomeni di dilavamento, con conseguente de-coesione e distacco dell’intonaco.
Erano visibili anche fenomeni di percolamento causati dal mal funzionamento dei sistemi di protezione messi in atto sopra alle modanature orizzontali. La parte basale della facciata invece presentava evidenti fenomeni di umidità di risalita.
L’intervento ha previsto la totale rimozione manuale dell’intonaco esistente, sia in corrispondenza dei bassi fondi che delle lesene e delle modanature ed il successivo rifacimento. L’intonaco è stato asportato nel quantitativo minimo, in particolare in corrispondenza delle cornici, per salvaguardare la presenza del supporto sottostante in laterizio, che in talune parti risultava parzialmente compromesso a causa degli agenti atmosferici e del dilavamento.
Il rifacimento degli intonaci è stato differenziato a causa di una forte umidità di risalita nella parte basale della facciata. Partendo dalla base e raggiungendo un’altezza di circa due metri e mezzo, si è impiegato un rinzaffo preliminare ottenuto con il Primer liquido Mursan M1 in modo da creare uno strato ancorante (e antisale) alla muratura e, successivamente, un intonaco macroporoso ottenuto con il reagente Mursan M2. Ambedue gli additivi sono stati miscelati con il legante idraulico naturale Calce di Wassellonne e sabbia.
Per la finitura è stato utilizzato il prodotto Calcina Civile, sempre a base della medesima calce idraulica naturale. Nella zona superiore, ove vi erano meno problematiche tecniche, non essendo presente umidità di risalita, è stato necessario risolvere il problema del percolamento delle acque meteoriche sulle cornici.
A tal fine, è stato utilizzato un intonaco a base di calce idraulica naturale di Wasselonne successivamente rifinito mediante applicazione della Calcina Civile. Il ripristino delle cornici è stato eseguito con il prodotto Calce Modello e le pitturazioni sono state effettuate utilizzando materiali a base di silicati per mantenere una buona traspirabilità e un effetto cromatico idoneo all’edificio storico.
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