Torre campanaria della Chiesa di San Michele Arcangelo - Mapello (Bergamo)

L'azienda si è occupata del restauro e del risanamento conservativo della copertura e dei prospetti della torre campanaria.
La Chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo si trova a Mapello, comune alle pendici del monte Canto, a 10 chilometri da Bergamo. Edificata nell'XI secolo, a seguito ampliamenti e trasformazioni ha assunto l'attuale configurazione nel XVII secolo. La chiesa è dotata di una torre campanaria che ospita un concerto di 8 campane. Eretta nel 1837, la torre è stata oggetto a partire da aprile 2016 di un intervento di restauro e risanamento conservativo della copertura e dei prospetti. 
La prima fase dell'intevento è consistita nella pulizia e nella rimozione delle parti incoerenti nelle superfici sottoposte al trattamento: dopo l'intervento di sabbiatura si è proceduto con un trattamento biocida per l'eliminazione di muschi e radici poste in profondità, in modo da impedirne una futura ricrescita. La superficie è stata trattata con Kimistone BIOCIDA. 
La seconda fase ha previsto la pulizia e ristilatura fughe: successivamente al trattamento con biocida, sono state pulite e aperte tutte le fughe presenti sulla muratura in modo da eliminare completamente la vecchia malta d’allettamento. La ristilatura delle fughe è stata effettuata usando la malta a base di calce idraulica naturale Tectoria PMP CIVITAS. 
La terza fase ha previsto la ricostruzione delle parti mancanti: per il recupero delle parti mancanti è stata scelta una malta con rigidezza compatibile a quella della struttura oggetto di intervento. Si è optato quindi per l'impiego della malta idraulica antiritiro Betonfix TX, dotata di elevata adesione al substrato. Per gli spessori più elevati è stata utilizzata un'armatura di sostegno ben fissata al supporto. 
La quarta fase ha riguardato la finitura delle parti intonacate: per la finitura delle parti intonacate, di colore bianco, la scelta è ricaduta sulla malta rasante Limepor EDO applicata in doppia mano. 
Infine si è proceduto con il consolidamento profondo delle pietre: le pietre in gran parte della superficie, prima dell'intervento, mostravano segni di “sfogliamento" oltre a risultare poco coerenti. Nelle pietre serene ciò si verifica in maniera frequente perchè sedimentarie e quindi stratificate. Questo fenomeno è fortemente incrementato dal gelo ma anche dal processo di dilatazione e contrazione della roccia dovuto alle escursioni termiche. Dopo un'operazione di sabbiatura, in grado di rimuovere gran parte delle zone incoerenti, è stato eseguito quindi un intervento con Kimistone KSF nelle parti più degradate per garantire un consolidamento totale e profondo alla pietra. Nella restante superficie è stato impiegato invece il protettivo Kimistone K10.
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