Manutenzione autostradale, Ecogest, Pagone e il gruppo Faro lanciano progetto comune con una nuova società consortile

Da Nord a Sud, lungo tutta l’Italia, per migliorare e potenziare i servizi di manutenzione stradale e autostradale. Nasce “Servizi & Infrastrutture”, la nuova realtà consortile che vede al suo interno quattro aziende leader nel proprio settore di riferimento: Ecogest Spa di Cotignola (Ravenna), Pagone srl di Bitonto (Bari), Coservi ed Esse A di Argenta (Ferrara).
Servizi & Infrastrutture Scarl, nata il 16 ottobre, avrà sede in provincia di Ravenna e presto saranno attive altre sedi operative in altre regioni italiane. La nuova realtà si presenta al mercato nazionale ed internazionale con una struttura solida e dinamica, forte di oltre cinquant’anni di esperienza nelle principali aree di intervento che riguardano la manutenzione delle infrastrutture di trasporto e collegamento.
Nel dettaglio si occupa di impianti e manutenzione del verde, opere di ingegneria naturalistica e stabilizzazione di versanti, di raccolta e smaltimento di nettezza stradale ed autostradale, di manutenzione della regolazione idraulica della piattaforma stradale ed autostradale, di impianti e manutenzione di barriere di sicurezza in acciaio e cls su strade ed autostrade, lo spargimento di cloruri e sgombero neve con servizi di pronto intervento ed assistenza al traffico.

Ecogest Spa, Pagone Srl, Esse-A e Coservi sono dunque gli attori protagonisti di questa nuova realtà imprenditoriale che si avvia al confronto con il mercato pubblico e privato, forte di un organico complessivo di poco inferiore alle 2000 unità e con un parco macchine che sfiora le 1500 unità.

A rappresentare la nuova società consortile sarà il cda composto da Michela Nanni, in rappresentanza di Ecogest e presidente per il primo triennio, Franco Pagone, consigliere delegato, in rappresentanza di Pagone srl e Roberto Piazzi che rappresenta le aziende del gruppo leader nazionale nei servizi di sgombero neve, Coservi e Esse A

In un momento di particolare sofferenza del settore, scelte strategiche di questo tipo, dimostrano ancora una volta come il tessuto produttivo italiano delle piccole e medie imprese sia comunque attento a cogliere le nuove opportunità di lavoro che possono arrivare anche da aree geografiche fuori confine.


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