Manifesto della filiera edilizia all’imminenza delle Elezioni 2018
Il 14 febbraio 2018 i rappresentanti del mondo delle costruzioni hanno presentato alla politica il Manifesto della filiera. Idee forti per rilanciare il settore: sblocco delle infrastrutture, meno burocrazia, modifica del Codice Appalti, nuove politiche urbane.
Dopo dieci anni di crisi ininterrotta, che ha ridotto il settore del 30-35%, dimezzato gli investimenti in opere pubbliche e bruciato 600mila posti di lavoro, il mondo delle costruzioni si è ineditamente unito. sui quali la filiera delle costruzioni ha chiesto azioni e impegni concreti.
1. Mettere le costruzioni al centro delle politiche della crescita, facendo crescere il Pil di mezzo punto in più all’anno e recuperando 600mila posti di lavoro persi nel settore negli ultimi 10 anni;
2. Colmare il ritardo nelle infrastrutture riducendo la burocrazia e liberando gli investimenti dal vincolo di bilancio;
3. Risolvere il problema dell’eccesso di burocrazia, un macigno che grava sulle attività delle imprese;
4. Rivedere il Codice Appalti, prevedendo un unico regolamento attuativo ed evitando di introdurre norme più severe rispetto a quelle comunitarie;
5. Elaborare nuove politiche urbane, che pongano al centro la rigenerazione della casa, delle città e del territorio;
6. Favorire l’innovazione attraverso l’Edilizia 4.0, gli interventi di messa in sicurezza e riqualificazione energetica e l’economia circolare;
7. Introdurre una politica fiscale a favore dello sviluppo e dell’ambiente, rendendo più efficaci gli incentivi per la riqualificazione energetica e superando lo split payment con l’estensione della fatturazione elettronica;
8. Ridurre il costo del lavoro e aumentare i controlli sulla regolarità;
9. Avviare una politica industriale per le costruzioni, facilitando l’accesso al credito, agevolando l’internazionalizzazione e migliorando la qualificazione degli operatori
10. Promuovere la legalità nei fatti e non solo sulla carta attraverso norme e tempi certi.