Il silenzio è d’oro
Il comfort abitativo è frutto di numerosi ingredienti. Fra questi un efficace controllo delle sorgenti sonore, che se non adeguatamente contrastate possono diventare una fastidiosa fonte di disturbo. Principi di progettazione, tecniche di intervento e materiali per l’isolamento acustico da calpestio.
Il rumore è di gran lunga la prima causa di liti condominiali. E se è pur vero che alla maleducazione dei vicini non c’è rimedio, altrettanto lo è il fatto che gli edifici in cui viviamo, purtroppo anche quando di recente costruzione, spesso lasciano molto a desiderare sotto il profilo del comfort acustico. Fortunatamente oggi non è più necessario fare buon viso a cattivo gioco, o addirittura rassegnarsi a cambiare casa. Molte sono infatti le soluzioni per ottenere un buon grado di isolamento acustico, a partire da quelle pensate per uno dei fenomeni più fastidiosi, i rumori da calpestio. Che richiedono però, oltre a una accurata progettazione dell’intervento, una altrettanto attenta posa in opera. Vediamo allora attraverso quali passaggi è possibile raggiungere l’obiettivo.
Problemi e soluzioni
Uno degli inconvenienti più frequenti negli ambienti in cui viviamo è costituito dai rumori da impatto, provocati principalmente dalla caduta di oggetti, dallo spostamento di mobili e, non ultimo, dal calpestio. Questo genere di rumori, che interessa solai e strutture orizzontali, si propaga infatti dalla sorgente agli ambienti adiacenti attraverso l’aria. Solai sottili e leggeri sono i più sollecitati dalle vibrazioni che le onde sonore determinano e per questo motivo, in caso di urto, irradiano un rumore maggiore rispetto a solai spessi e pesanti. Nonostante questo, l’energia sonora scatenata dall’urto è tale che anche solai costruiti in calcestruzzo armato o laterizio si dimostrano insufficienti ad assicurare un adeguato isolamento acustico. La soluzione a tale problema, che influisce sul comfort degli ambienti interni, è quella di interrompere la continuità delle strutture, eliminando con opportuni accorgimenti progettuali i ponti acustici e abbattendo così il rumore da calpestio, ovvero de solidarizzando lo strato del solaio che riceve l’impatto (il sottofondo) mediante l’interposizione di prodotti appositi. È tuttavia di fondamentale importanza un assoluto controllo dell’esecuzione nella posa di questi materiali isolanti, in particolare nei punti di giunzione dei diversi strati, per evitare la discontinuità dello strato stesso. Un altro punto critico riguarda la connessione tra soletta e parete, per risolvere il quale è necessario isolare la parete con un’apposita fascia perimetrale di isolante acustico, solitamente molto sottile. I prodotti e i materiali presenti sul mercato per isolare acusticamente i pavimenti sono molti e di diversa natura, ciascuno con le proprie caratteristiche specifiche da valutare caso per caso.
Le tecniche
Un sistema efficace per risolvere il problema del rumore da calpestio è il pavimento galleggiante, che offre un elevato potere fonoisolante grazie all’interposizione tra solaio strutturale e pavimentazione di uno strato di materiale elastico, in grado di attenuare i rumori prodotti dall’urto con la pavimentazione. Quest’ultima, infatti, non presenta alcun punto di contatto con il sottostante solaio e con le pareti. L’efficacia del sistema è strettamente correlata alle proprietà meccaniche dei materiali impiegati. La composizione dei pavimenti galleggianti prevede uno strato di massetto armato con rete metallica elettrosaldata o con fibre sintetiche, dello spessore minimo di 5 cm, posto in opera su un pannello elastico. Il materiale interposto tra la soletta portante e il pavimento ha la funzione di assorbire la maggior parte dell’energia d’urto che si crea: questo avviene grazie al peso del massetto ripartitore e alla rigidità dinamica del materiale isolante (ovvero la capacità di deformazione elastica di una lastra isolante anticalpestio soggetta ad una sollecitazione di tipo dinamico). Quanto più queste due caratteristiche sono elevate, tanto migliore è la protezione dal rumore offerta dal sistema. Sono stati inoltre messi a punto dei veri e propri sistemi in grado di abbattere drasticamente la trasmissione dei rumori da calpestio, rispettando la legge quadro 447/95 e il DPCM 5/12/97, che sposa i vantaggi del massetto autolivellante con quelli degli isolanti acustici in fogli. In questo modo, non si sovraccaricano eccessivamente le solette, permettendone l’utilizzo anche in casi di riqualificazione di strutture esistenti e con caratteristiche particolari, come gli edifici storici. Tale soluzione prevede la realizzazione di un massetto alleggerito costituito da leganti e aggregati leggeri, additivi schiumogeni e uno strato isolante fonoassorbente. Esso può essere un foglio di PE espanso estruso a celle chiuse al 100%, specifico per l’isolamento acustico da calpestio e con un basso assorbimento d’umidità, un prodotto polivalente composto da più pannelli di PE espanso (da utilizzare in particolare come anticalpestio nei pavimenti galleggianti) oppure un manto acustico anticalpestio ad alta resa acustica, realizzato con un foglio di PE espanso estruso con una forma a canali protetti da pellicola antigraffio. Per le giunzioni vengono utilizzati appositi rotoli adesivi isolanti in PE estruso, mentre per le fasce perimetrali esistono apposite bande realizzate in diverse altezze, adesivizzate perimetralmente per favorire un posizionamento stabile nella partizione verticale. Questa soluzione permette di ovviare ai problemi derivanti da una non corretta posa del manto acustico contro la fascia perimetrale, dove è più facile il verificarsi di ponti acustici.
Qui di seguito sono presentati i materiali e i prodotti, disponibili sul mercato, idonei alla realizzazione di tali tecniche.
I materiali: dalla lana di legno…
Tra i pannelli isolanti utili per la realizzazione di solai galleggianti esistono materiali ecobiocompatibili come i pannelli in lana di legno di abete, mineralizzata e legata con cemento Portland a alta resistenza. Essi vengono utilizzati per creare un tavolato continuo che può costituire anche la base diretta di pareti divisorie, che risultano però disaccoppiate dal solaio senza necessità di ulteriori strisce di materiale isolante. Questo tipo di isolante garantisce un ottimo livello di isolamento termico tra gli ambienti, nonché alta protezione al fuoco. Le dimensioni e gli spessori dei pannelli sono variabili, e in funzione di essi le prestazioni fonoisolanti.
…all’EPDM…
Una serie innovativa di prodotti per i pavimenti galleggianti è costituita da speciali gomme in EPDM, con appoggi puntiformi dei granuli sul solaio, caratterizzate da elevati elasticità e isolamento al calpestio. Materassini realizzati con questi materiali risultano essere resistenti e flessibili, e si adattano alla superficie del solaio ottimizzando e facilitando la posa in opera. Commercializzati in rotoli, vengono posati sulla superficie del solaio con la gomma rivolta verso il basso, giuntando i bordi dei rotoli con un apposito nastro e avendo cura di applicare lungo le pareti una fascia perimetrale per isolare completamente il pavimento.
…ai polietilenici
Esistono sul mercato isolanti espansi modificati a base polietilenica, ottenuti per estrusione di una miscela di componenti polimerici e agenti espandenti naturali. Questo tipo di materiali, prodotti in lastre o rotoli, è particolarmente resistente all’acqua e al fuoco, ha ottima rigidità dinamica e resistenza alla compressione. Questo genere di materiali presenta una bassa conduttività termica e risulta essere particolarmente adatto in applicazioni di pavimento galleggiante, di solai in legno e controplaccaggi. Un altro tipo di isolante è il materassino in polietilene espanso reticolato, di spessore estremamente ridotto (nell’ordine di pochi mm), utilizzabile anch’esso nella posa in opera di pavimenti galleggianti per attenuare la vibrazione della massa inerziale del massetto generata dal rumore. La caratteristica innovativa di questa nuova famiglia di prodotti consiste nel bassissimo valore di creep, che garantisce una perdita di spessore del materiale negli anni decisamente contenuta.
I poliesteri
I materassini in nontessuto in poliestere accoppiato con un film sintetico protettivo, alta interessante alternativa, possono essere posati a secco tra lo strato in calcestruzzo alleggerito (in cui sono solitamente annegati gli impianti) e il sottofondo di finitura per la posa della pavimentazione. Utili nei casi di applicazione in pavimenti galleggianti, offrono ottime prestazioni in termini di isolamento acustico da rumore da calpestio, presentando caratteristiche tecniche quali lo spessore molto ridotto (circa 4 mm) e peso per m2 contenuto.
Problemi e soluzioni
Uno degli inconvenienti più frequenti negli ambienti in cui viviamo è costituito dai rumori da impatto, provocati principalmente dalla caduta di oggetti, dallo spostamento di mobili e, non ultimo, dal calpestio. Questo genere di rumori, che interessa solai e strutture orizzontali, si propaga infatti dalla sorgente agli ambienti adiacenti attraverso l’aria. Solai sottili e leggeri sono i più sollecitati dalle vibrazioni che le onde sonore determinano e per questo motivo, in caso di urto, irradiano un rumore maggiore rispetto a solai spessi e pesanti. Nonostante questo, l’energia sonora scatenata dall’urto è tale che anche solai costruiti in calcestruzzo armato o laterizio si dimostrano insufficienti ad assicurare un adeguato isolamento acustico. La soluzione a tale problema, che influisce sul comfort degli ambienti interni, è quella di interrompere la continuità delle strutture, eliminando con opportuni accorgimenti progettuali i ponti acustici e abbattendo così il rumore da calpestio, ovvero de solidarizzando lo strato del solaio che riceve l’impatto (il sottofondo) mediante l’interposizione di prodotti appositi. È tuttavia di fondamentale importanza un assoluto controllo dell’esecuzione nella posa di questi materiali isolanti, in particolare nei punti di giunzione dei diversi strati, per evitare la discontinuità dello strato stesso. Un altro punto critico riguarda la connessione tra soletta e parete, per risolvere il quale è necessario isolare la parete con un’apposita fascia perimetrale di isolante acustico, solitamente molto sottile. I prodotti e i materiali presenti sul mercato per isolare acusticamente i pavimenti sono molti e di diversa natura, ciascuno con le proprie caratteristiche specifiche da valutare caso per caso.
Le tecniche
Un sistema efficace per risolvere il problema del rumore da calpestio è il pavimento galleggiante, che offre un elevato potere fonoisolante grazie all’interposizione tra solaio strutturale e pavimentazione di uno strato di materiale elastico, in grado di attenuare i rumori prodotti dall’urto con la pavimentazione. Quest’ultima, infatti, non presenta alcun punto di contatto con il sottostante solaio e con le pareti. L’efficacia del sistema è strettamente correlata alle proprietà meccaniche dei materiali impiegati. La composizione dei pavimenti galleggianti prevede uno strato di massetto armato con rete metallica elettrosaldata o con fibre sintetiche, dello spessore minimo di 5 cm, posto in opera su un pannello elastico. Il materiale interposto tra la soletta portante e il pavimento ha la funzione di assorbire la maggior parte dell’energia d’urto che si crea: questo avviene grazie al peso del massetto ripartitore e alla rigidità dinamica del materiale isolante (ovvero la capacità di deformazione elastica di una lastra isolante anticalpestio soggetta ad una sollecitazione di tipo dinamico). Quanto più queste due caratteristiche sono elevate, tanto migliore è la protezione dal rumore offerta dal sistema. Sono stati inoltre messi a punto dei veri e propri sistemi in grado di abbattere drasticamente la trasmissione dei rumori da calpestio, rispettando la legge quadro 447/95 e il DPCM 5/12/97, che sposa i vantaggi del massetto autolivellante con quelli degli isolanti acustici in fogli. In questo modo, non si sovraccaricano eccessivamente le solette, permettendone l’utilizzo anche in casi di riqualificazione di strutture esistenti e con caratteristiche particolari, come gli edifici storici. Tale soluzione prevede la realizzazione di un massetto alleggerito costituito da leganti e aggregati leggeri, additivi schiumogeni e uno strato isolante fonoassorbente. Esso può essere un foglio di PE espanso estruso a celle chiuse al 100%, specifico per l’isolamento acustico da calpestio e con un basso assorbimento d’umidità, un prodotto polivalente composto da più pannelli di PE espanso (da utilizzare in particolare come anticalpestio nei pavimenti galleggianti) oppure un manto acustico anticalpestio ad alta resa acustica, realizzato con un foglio di PE espanso estruso con una forma a canali protetti da pellicola antigraffio. Per le giunzioni vengono utilizzati appositi rotoli adesivi isolanti in PE estruso, mentre per le fasce perimetrali esistono apposite bande realizzate in diverse altezze, adesivizzate perimetralmente per favorire un posizionamento stabile nella partizione verticale. Questa soluzione permette di ovviare ai problemi derivanti da una non corretta posa del manto acustico contro la fascia perimetrale, dove è più facile il verificarsi di ponti acustici.
Qui di seguito sono presentati i materiali e i prodotti, disponibili sul mercato, idonei alla realizzazione di tali tecniche.
I materiali: dalla lana di legno…
Tra i pannelli isolanti utili per la realizzazione di solai galleggianti esistono materiali ecobiocompatibili come i pannelli in lana di legno di abete, mineralizzata e legata con cemento Portland a alta resistenza. Essi vengono utilizzati per creare un tavolato continuo che può costituire anche la base diretta di pareti divisorie, che risultano però disaccoppiate dal solaio senza necessità di ulteriori strisce di materiale isolante. Questo tipo di isolante garantisce un ottimo livello di isolamento termico tra gli ambienti, nonché alta protezione al fuoco. Le dimensioni e gli spessori dei pannelli sono variabili, e in funzione di essi le prestazioni fonoisolanti.
…all’EPDM…
Una serie innovativa di prodotti per i pavimenti galleggianti è costituita da speciali gomme in EPDM, con appoggi puntiformi dei granuli sul solaio, caratterizzate da elevati elasticità e isolamento al calpestio. Materassini realizzati con questi materiali risultano essere resistenti e flessibili, e si adattano alla superficie del solaio ottimizzando e facilitando la posa in opera. Commercializzati in rotoli, vengono posati sulla superficie del solaio con la gomma rivolta verso il basso, giuntando i bordi dei rotoli con un apposito nastro e avendo cura di applicare lungo le pareti una fascia perimetrale per isolare completamente il pavimento.
…ai polietilenici
Esistono sul mercato isolanti espansi modificati a base polietilenica, ottenuti per estrusione di una miscela di componenti polimerici e agenti espandenti naturali. Questo tipo di materiali, prodotti in lastre o rotoli, è particolarmente resistente all’acqua e al fuoco, ha ottima rigidità dinamica e resistenza alla compressione. Questo genere di materiali presenta una bassa conduttività termica e risulta essere particolarmente adatto in applicazioni di pavimento galleggiante, di solai in legno e controplaccaggi. Un altro tipo di isolante è il materassino in polietilene espanso reticolato, di spessore estremamente ridotto (nell’ordine di pochi mm), utilizzabile anch’esso nella posa in opera di pavimenti galleggianti per attenuare la vibrazione della massa inerziale del massetto generata dal rumore. La caratteristica innovativa di questa nuova famiglia di prodotti consiste nel bassissimo valore di creep, che garantisce una perdita di spessore del materiale negli anni decisamente contenuta.
I poliesteri
I materassini in nontessuto in poliestere accoppiato con un film sintetico protettivo, alta interessante alternativa, possono essere posati a secco tra lo strato in calcestruzzo alleggerito (in cui sono solitamente annegati gli impianti) e il sottofondo di finitura per la posa della pavimentazione. Utili nei casi di applicazione in pavimenti galleggianti, offrono ottime prestazioni in termini di isolamento acustico da rumore da calpestio, presentando caratteristiche tecniche quali lo spessore molto ridotto (circa 4 mm) e peso per m2 contenuto.