Le prossime novità sulla Certificazione Energetica

Le novità interessano due piani: quello legislativo (che include anche le regole tecniche) e quello della normativa tecnica che rappresenta il lavoro quotidiano del CTI.
Prof. Giovanni Riva Le novità interessano due piani: quello legislativo (che include anche le regole tecniche) e quello della normativa tecnica che rappresenta il lavoro quotidiano del CTI. Incominciando dal primo, va ricordato che il tema della certificazione energetica fu introdotto già con la Legge 10/91. Tuttavia, la mancata pubblicazione dei decreti di attuazione ha reso inefficace questa legge – allora molto avanzata – facendo perdere all’Italia un primato europeo e probabilmente anche una decina di anni o più in termini di maturazione tecnica e amministrativa di tutto il settore. Il processo è stato poi ripreso dalla UE con le direttive 2002/91/CE (rendimento energetico in edilizia; direttiva EPBD) e 2006/32/CE (efficienza degli usi finali) nell’ambito del miglioramento delle prestazioni energetiche del parco immobiliare europeo. Il ritardo con cui l’Italia ha dato l’avvio pratico a tali direttive ha portato oltretutto allo sviluppo di una legislazione regionale non proprio omogenea e che sicuramente non sta aiutando a conseguire gli obiettivi nazionali. Il recente recasting della EPBD (direttiva 2010/31/CE, EPBD2) ha evidenziato la necessità di rivedere, completare e armonizzare le norme tecniche del CEN (Comitato Europeo di Normazione) al fine di ottenere un quadro normativo sistematico, chiaro e univoco. La EPBD2 introduce poi nuovi obiettivi e concetti, come – per esempio – quello degli edifici “ad energia quasi zero”. Per rispondere a questo nuovo quadro, il Ministero dello Sviluppo Economico ha dato quindi il via alla revisione del DPR 59/59 con la precisa finalità di rivedere la normativa di settore nel suo complesso – rendendola coerente a quella europea – e di favorire l’omogeneizzazione dei disposti regionali. La revisione è attualmente in corso e il CTI sta fornendo il suo contributo tecnico sui temi di propria competenza. L’aggiornamento del DPR 59 rappresenta quindi la vera novità del momento e rappresenta una opportunità molto importante per rendere la certificazione energetica degli edifici uno vero strumento di innovazione per tutto il Paese. Sul piano della normativa tecnica, il CTI ha portato a termine negli ultimi mesi la preparazione dell’attesa norma UNI TS 11300-4 che riguarda, in modo particolare, l’introduzione delle energie rinnovabili nell’edilizia. La norma verrà pubblicata nei prossimi mesi e a quel punto disporremo di un pacchetto completo di norme (le quattro parti della UNI TS 11300 delle quali le prime tre pubblicate da tempo) che costituiranno il punto di riferimento nazionale per il calcolo delle prestazioni energetiche degli edifici. A livello di CEN, la CE ha recentemente approvato il mandato M480 finalizzato allo sviluppo di norme tecniche europee nel settore della prestazione energetica degli edifici migliori di quelle attuali. Nella prima fase del nuovo mandato, il CEN dovrà infatti aggiornare il pacchetto di norme tecniche esistenti (31) rendendole innanzitutto più univoche e idonee per programmi di calcolo. I lavori saranno sviluppati in due fasi distinte che copriranno l’arco temporale 2011-2014: una prima fase (2011-2012) prevede la preparazione di linee guida e regole comuni per la stesura delle norme mentre la seconda fase (2012-2014) prevede l’effettiva revisione/riscrittura delle attuali norme. Il CTI seguirà da vicino i lavori europei adeguando man mano le quattro parti della UNI TS 11300 e mantenendo quindi aggiornata la dotazione di norme tecniche nazionali.
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