A Milano sono 180 gli edifici abbandonati
Sono 180 gli immobili privati abbandonati a Milano e censiti dall'amministrazione comunale nell'ambito dell'attività di monitoraggio di edifici e aree in stato di degrado partita nel 2013.
Da quando é partito il monitoraggio sono 19 gli immobili la cui situazione di abbandono é stata risolta, perché la proprietà é stata convinta dall' amministrazione a demolire o perché i cantieri sono ripartiti. I dati sono stati illustrati nel corso di una commissione a Palazzo Marino. Sono cinque i cantieri abbandonati che sono ripartiti in diverse zone della città (via Adamello, via Bruni, via Noro, via Agudio, via Mecenate). Gli immobili vengono abbandonati per diversi motivi, come ha spiegato l'assessore all'Urbanistica del Comune, Alessandro Balducci: perché sopraggiunge un fallimento, per spostamento di grandi sedi istituzionali o perché ci sono da affrontare costi delle bonifiche, sopratutto dell'amianto, molto elevati. I
l Comune ha cercato di affrontare il problema degli abbandoni anche aggiornando il Regolamento edilizio con alcune norme che prevedono anche, in casi estremi, la possibilità per l'amministrazione di destinare ad uso pubblico gli immobili abbandonati.
"Una norma che non è mai stata applicata - ha detto Balducci - perché l'amministrazione cerca di mediare. I privati a volte non reagiscono quando gli si pone il problema degli immobili abbandonati, ma altri invece collaborano. Dove esistono risorse e possibilità di intervento lo stimolo dell'amministrazione viene recepito". Il monitoraggio é "un primo passo" secondo Balducci per trovare "insieme ai proprietari delle soluzioni al degrado e all'abbandono di alcune zone della città". Il futuro anche per Milano potrebbe essere un metodo già sperimentato a Londra, dove società private affittano spazi abbandonati a prezzi molto bassi per non lasciarli vuoti.
Il Comune ha inoltre realizzato una mappa dell'abbandono, che individua gli edifici in stato di abbandono e degrado. Si tratta di un lavoro iniziato ormai quasi 3 anni fa e la mappa è consultabile a questo link.