AiCARR chiede la revisione del Regolamento su gas refrigeranti

La posizione di AiCARR sulla proposta di revisione del Regolamento CE 842/2006 sugli F-gas” è stata presentata al Convegno Legambiente del 19 settembre a Roma.
Il 19 settembre, Livio de Santoli, Presidente Eletto di AiCARR - Associazione italiana Condizionamento dell’Aria, Riscaldamento, Refrigerazione – è intervenuto a Roma alla tavola rotonda del Convegno di Legambiente “I gas refrigeranti in Italia: impatto ambientale, gestione e opportunità in vista del nuovo regolamento europeo sugli F-gas”, presentando ufficialmente il nuovo Position Paper dell’Associazione, dal titolo “Posizione di AiCARR sulla proposta di revisione del Regolamento (CE) N. 842/2006 su taluni gas fluorurati a effetto serra”.
Nel suo Position Paper, AiCARR prende in esame il documento emanato dalla CE lo scorso novembre e, come di consueto, ne analizza le criticità, indicando poi suggerimenti atti a migliorare la proposta.
I punti analizzati criticamente sono due: le tempistiche indicate dalla proposta di revisione per il phase down degli F-gas e il divieto di caricare le macchine frigorifere di refrigerante prima della spedizione e dell’installazione.
Per quanto riguarda il primo aspetto, AiCARR sottolinea che i nuovi refrigeranti e la relativa componentistica sono ancora in fase di sviluppo e considera quindi le indicazioni di graduale dismissione dei vecchi F-gas, che prevedono di giungere entro il 2030 al 21% dei livelli venduti nel periodo 2008 – 2011, non solo troppo ottimistiche ma anche destinate a favorire l’immissione sul mercato di prodotti troppo poco conosciuti e studiati, con conseguenti effetti negativi in termini di efficienza delle macchine, costi e inquinamento.
Per quanto concerne invece l’obbligo di movimentare e installare macchine prive di refrigerante, l’Associazione ricorda che l’operazione di carica di refrigerante è particolarmente complessa e va effettuata da personale che conosce approfonditamente la specifica macchina e con l’ausilio di una strumentazione adeguata, quindi essenzialmente nello stabilimento del produttore e non in loco dal frigorista.
Inoltre, applicando la proposta CE, la macchina caricata in stabilimento per essere sottoposta a collaudo andrebbe scaricata prima della spedizione e il refrigerante utilizzato dovrebbe essere trasportato in luogo idoneo per la rigenerazione, con conseguente dispersione del gas in atmosfera durante tutto il processo e con maggiore richiesta di produzione di refrigeranti (la quantità di gas rigenerato è inferiore al 100%).
I suggerimenti di AiCARR prevedono di stabilire, anche di concerto con l’industria della climatizzazione, una tempistica più realistica per il phase down e di imporre ai costruttori non la spedizione di macchine vuote ma lo sviluppo di apparecchi in grado di sopportare gli stress dovuti alla movimentazione, eventualmente tassando le eventuali ricariche in sito dovute alla dispersione del gas durante il trasporto.
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