BIM e acustica in edilizia al centro delle attività del Comitato Costruzioni UNI
Il primo di questi è senza dubbio il BIM (Building Information Modelling), una nuova politica industriale della filiera delle costruzioni basata sulla modellazione e gestione informativa dell’intero processo edilizio.
Il tema non è nuovo. Già nel 2009 è stata pubblicata la norma UNI 11337 ("Edilizia e opere di ingegneria civile - Criteri di codificazione di opere e prodotti da costruzione, attività e risorse - Identificazione, descrizione e interoperabilità"), seguita da una serie di specifiche tecniche a complemento del quadro generale tracciato dalla norma nazionale (possiamo citare la recente UNI/TS 11337-3:2015 sui modelli di raccolta, organizzazione e archiviazione dell’informazione tecnica per i prodotti da costruzione).
A questo proposito si segnala che i lavori di aggiornamento e completamento sono tuttora in corso e si prevede la loro conclusione nel corso del 2016.
Questa attività legata al BIM ha suscitato la comprensibile attenzione delle Autorità. Una attenzione confermata dal disegno di legge sul Codice degli Appalti, ora approvato dal Senato, che richiama espressamente "la valorizzazione della fase progettuale negli appalti pubblici e nei contratti di concessione dei lavori, promuovendo la qualità architettonica e tecnico-funzionale, anche attraverso (…) il progressivo uso di strumenti elettronici specifici, quali quelli di modellazione elettronica e informativa per l’edilizia e le infrastrutture". Indubbiamente un esempio di come una corretta sinergia tra legislazione e normazione tecnica volontaria (con quest’ultima nel ruolo di supporto alla prima) possa costituire un solido perno attorno al quale far crescere l’efficienza del sistema.
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