Crescita per il vetro piano nel settore delle costruzioni

I dati comunicati durante il meeting di primavera di Glass Group: il settore delle costruzioni spinge anche il vetro, prevista una crescita del +23,5% per il 2022.
Un nutrito pubblico di protagonisti della filiera della trasformazione del vetro piano ha preso parte all’evento primaverile di Glass Group, l’hab italiano che riunisce attorno al proprio marchio primarie industrie specializzate nella progettazione e produzione di soluzioni per l’edilizia e l’arredamento. Oltre 70 i partecipanti fra cui 23 industrie vetrarie italiane, partner industriali e partner tecnici che hanno potuto assistere allo stato dell’arte del comparto. L’evento è stato anche l’occasione per presentare in anteprima per i player dell’hub gli eventi di settore con i quali Glass Group ha avviato una collaborazione nell’ottica della valorizzazione comune della filiera: The Italian Glass Week, l’evento italiano dedicato all’anno internazionale del vetro e il Forum del Serramento.
Il momento su cui si è concentrata l’attenzione dei presenti e degli invitati in streaming è stata la tavola rotonda Mercato del vetro piano: scenari economici attuali e futuri.

Carmine Garzia, Coordinatore Scientifico dell’Osservatorio del Vetro piano di Assovetro ha fatto il punto durante il suo intervento sui dati dell’Osservatorio del vetro piano, mercato che in Italia vale circa 1 miliardo di Euro e che registra un trend positivo grazie al buon andamento del settore delle costruzioni, attestando le previsioni del comparto vetro piano nell’edilizia attorno a una crescita del +23,5% per il 2022 e del + 8,7% per il 2023. Tale mercato dal 2020 al 2023 stima un guadagno di 200 milioni di Euro, con il mercato delle ristrutturazioni che svetta sul nuovo. Positivo anche l’andamento del settore arredamento che cresce del +5/6% rispetto allo scorso anno.

Durante il suo intervento il Presidente di Glass Group Daniele Predari ha rimarcato il fatto che le aziende del settore hanno subito negli ultimi anni aumenti notevoli delle materie prime che hanno inciso negativamente su una redditività che il settore aveva faticato a guadagnarsi dopo tanti anni di appiattimento. Una redditività diminuita in modo repentino in pochi mesi. La sfida continua delle aziende della trasformazione è però quella di mantenere questa redditività per consentire lo sviluppo e l’innovazione.Per questo ha sostenuto Daniele Predari è fondamentale fare attenzione ai flussi di cassa e gardare all’equilibrio economico e patrimoniale. Il mercato del vetro è un mercato molto rigido e complesso per questo è difficile immaginarsi grandi cambiamenti ma è fondamentale per la sopravvivenza stessa delle aziende della filiera continuare nello sforzo di fare comprendere al mercato questa rigidità.

Proprio sulla rigidità del mercato del vetro piano è intervenuto anche Fabio Damonte, Commercial Director Saint Gobain Italia che ha confermato dal suo osservatorio la carenza di tutte le materie prime nel settore edilizio e messo in evidenza come sul fronte della produzione del vetro non sono previsti nuovi impianti di vetro piano. I costi per la realizzazione di un flot sono 100/150 milioni di € e la loro durata si attesta sui 15 anni: diventa importante dunque interrogarsi su complessità del business e qualità del materiale per capire quale sarà la sostenibilità del vetro piano. L’ultimo flot che è partito in italia è stato fatto partire nel 2011, in linea con l’andamento registrato nel resto d’Europa. Le industrie produttive di vetro durante il lockdown hanno perso 5/6 milioni di € in 3 mesi. Oggi pensare di fermare i flot di vetro per mancanza di gas sarebbe drammatico. In questo momento difficile la collaborazione tra i player della filiera è fondamentale, vanno amplificate le Partnership tra produttori e trasformatori e pianificate le forniture.
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