Dalla Collera all'Impegno!
Si è tenuto il 13 febbraio presso Palazzo Mezzanotte a Milano La Giornata della Collera, promossa da 20 associazioni del mondo delle costruzioni
Si è tenuto il 13 febbraio presso Palazzo Mezzanotte a Milano La Giornata della Collera, promossa da 20 associazioni del mondo delle costruzioni, un’occasione per dichiarare la volontà di fermare un inaccettabile declino e per rilanciare un settore fondamentale per la tenuta sociale ed economica dell’intero Paese: basti pensare che una domanda aggiuntiva di 1 miliardo di euro nelle costruzioni genera una ricaduta complessiva nell’intero sistema economico di 3.374 milioni di euro e un aumento di 17.000 occupati.Alla giornata hanno preso parte più di 1000 persone, in rappresentanza delle imprese, degli operatori e dei professionisti dell’intera filiera delle costruzioni.
Con un gesto di protesta simbolica per denunciare lo stato di profonda crisi che il settore vive, l’intera Piazza Affari è stata ricoperta da caschetti gialli, che rappresentano idealmente i posti di lavoro persi a Milano nel 2012.
Ma la collera si è tradotta in un Manifesto con il quale il mondo delle costruzioni ha rivolto un ultimo appello alla classe politica perché trasformi le istanze del settore in concrete e rapide azioni e provvedimenti legislativi. A La Giornata della Collera sono intervenuti diversi esponenti del mondo politico e istituzionale: Umberto Ambrosoli, Nichi Vendola, Carlo Dell’Aringa, Gian Luca Galletti, Maurizio Lupi, Oscar Giannino, Roberto Maroni, Giuliano Pisapia, Guido Podestà e in collegamento telefonico il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi.
Occorre far ripartire il settore per far ripartire il Paese e quindi bisogna: liberare le risorse disponibili bloccate da una burocrazia soffocante e da regole disincentivanti come il Patto di stabilità interno; valorizzare la qualità italiana del prodotto edilizio accentuandone il valore di sostenibilità ambientale; attrarre investimenti privati ridefinendo politiche fiscali che oggi deprimono l’investimento immobiliare rispetto a quello mobiliare e colpiscono maggiormente i processi di trasformazione e rigenerazione urbana; ridare equità ai contratti dando certezza ai tempi di pagamento; riportare le banche al loro storico ruolo di partner degli operatori e delle famiglie; definire una moderna politica industriale basata su credibilità, trasparenza, garanzie reali, qualificazione, merito, professionalità.
- Enti e associazioni: ANIT