Evacuatori Naturali di fumo e calore: le novità e le modifiche introdotte dalla UNI EN 12/101

Con il seminario del 12 marzo a Milano UNI, l’Ente Italiano di normazione, e Zenital, Associazione Italiana dei sistemi di illuminazione e ventilazione naturali e dei sistemi per il controllo di fumo e calore, hanno fatto il punto sull’applicazione della norma UNI EN 12101-2:2004 e valutato l’esperienza in vista dell’applicazione della nuova edizione, pubblicata lo scorso ottobre, nel momento in cui sarà armonizzata.
La nuova edizione della norma, per ridurre le possibili divergenze causate da interpretazioni della norma o difficoltà nella taratura delle attrezzature utilizzate, ha introdotto, non modificando nella sostanza la norma precedente, tutte le esperienze acquisite durante l’applicazione della prima edizione al fine di migliorare i procedimenti di determinazione delle prestazioni.  
“È un incontro che ha lo scopo di fare un passo in avanti rispetto ai sistemi di fumo e calore e l’idea è quella di lanciare un sasso che abbia come prospettiva la crescita di questo mercato” afferma Luca Marzola, presidente Zenital “da più di dieci anni parliamo di qualifica dei sistemi di evacuazione di fumo e calore e di marcatura CE, inizialmente tramite la Direttiva sui prodotti da costruzione e oggi con il Regolamento dei prodotti da costruzione. Il percorso è stato lungo e alcune volte anche difficile, è vero che oggi i protagonisti di questo settore ci sono e stanno cercando di collaborare assieme affinchè il livello rimanga alto e cresca sempre di più” ha concluso. 

La norma imponeva, imposizione volontaria se si voleva agire secondo regola d’arte, una regolare manutenzione dell’impianto e i risultati delle operazioni di manutenzione dovevano essere registrati su un libro apposito. Oggi questa norma è stata ampliata e contiene tutte la normativa per l’evacuazione di fumo e calore, le prime due parti sono norme di sistema, la terza tratta del controllo iniziale e della manutenzione dei sistemi di evacuazione e le parti quattro, cinque e sei sono ancora in fase di lavorazione per i prossimi due anni. All’interno della Commissione Tecnica della Protezione Attiva, per la realizzazione di queste norme sia di sistema che di prodotto, vi sono sette gruppi di lavoro, ognuno dedicato a un ambito; il gruppo che si occupa dell’evacuazione dei fumi è gestito da Zenital con coordinatore l’ingegnere Giuseppe Giuffrida, responsabile tecnico Zenital.  
A sostegno di questo vi è anche il decreto del 5 marzo del 2017, decreto interministeriale, che impone la quantità e la qualità delle prestazioni da dichiarare.  
Nel 2004 l’UNI ha recepito la norma europea, norma che permetteva di applicare la direttiva sui prodotti da costruzione, norma che è stata armonizzata il 1° aprile del 2004 e che ha reso obbligatoria la marcatura CE il 1° settembre del 2006, questa norma è il recepimento della 12/101 parte 2 del 2003. La norma UNI EN 12/101 parte 2 del 2017 è una norma tecnica pubblicata dal CEN, recepita dall’UNI ma non ancora armonizzata, ciò significa che questa norma non è riconosciuta per poter far la marcatura CE, anche se contiene comunque delle informazioni che sono importanti da un punto di vista tecnico. 
Nella norma del 2004 è previsto un procedimento semplificato che permette di dichiarare il valore della superficie utile di apertura senza prove e valido soltanto per gli evacuatori posizionati sul tetto. La superficie utile di apertura si ottiene moltiplicando la dimensione geometrica per il coefficiente di efflusso, senza prove la norma permette di utilizzare un coefficiente forfettario di 0,4 se gli apparecchi rispondono a certi criteri di forma e dimensione indicati nella norma. Questa scelta e questa verifica non è però di responsabilità del produttore e comunque l’ente notificato, che interviene nella marcatura CE, ha il compito di confermare la corrispondenza o meno con i parametri dichiarati. Ad ogni produttore viene lasciata la libertà di fare l’apparecchio di evacuazione come preferisce però in questo caso la superficie utile di apertura sarà misurata piuttosto che dichiarata senza prove col valore forfettario. 
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