Garofalo alla Biennale
L’architetto sarà il curatore del Padiglione Italiano alla Biennale di Architettura di Venezia
Il curatore del Padiglione Italiano all’11. Mostra Internazionale di Architettura di Venezia sarà Francesco Garofalo, che è stato selezionato tra una rosa di cinque architetti, individuati da un Comitato di Valutazione istituito dal Ministro per i Beni e le Attività Culturali (Francesco Rutelli) e composto da Carla Di Francesco, Direttore generale per la qualità e la tutela del paesaggio, l’architettura e l’arte contemporanea del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Carlo Olmo, docente del Politecnico di Torino e Paolo Baratta, Presidente della Biennale di Venezia. La Giuria ha selezionato il progetto di Garofalo tra gli elaborati presentati da Carmen Andriani, Maria Giuseppina Grasso Canonizzo e Marco Navarra. Il tema del concorso riguardava la riflessione sul recupero del patrimonio esistente, con particolare attenzione alle grandi aree urbane, partendo dallo slogan della Mostra “Out There. Architecture Beyond Building”. La proposta di Francesco Garofalo, intitolata ”L’Italia Cerca Casa. Progetti per abitare e riabitare le città”, pone l’abitare come questione operativa centrale della nostra cultura architettonica.
La sua idea prevede “una mostra strutturata in due parti introduttive che siano implicitamente l’espressione del passato e del presente e una parte principale che presenti idee per il futuro, suddivisa in ‘nuovi prototipi’ e ‘nuovi scenari’.
Tra questi, i temi del recupero dei grandi complessi di edilizia sociale degradata o la trasformazione in abitazioni di edifici industriali e di altro tipo, fino agli alloggi per i ceti marginali”.
Il Padiglione Italiano ha sede nella prima Tesa delle Vergini all’Arsenale ed è stato riaperto in occasione della Biennale Architettura 2006 con la mostra “La Città Nuova. Italia-y-2026. Invito a Vema”, a cura di Franco Purini.
Francesco Garofalo è professore di progettazione alla Facoltà di Architettura di Pescara e ha insegnato allo IUAV di Venezia. Nel 1997, ha fondato con Sharon Miura lo studio Garofalo Miura Architetti.
A Roma, dopo la Chiesa di S. Maria Josefa, lo studio ha progettato gli spazi espositivi temporanei del MAXXI e quelli dell’Ala Mazzoniana nella Stazione Termini. Ha inoltre completato il masterplan di ampliamento e ristrutturazione della British School at Rome (2003). Sono in corso la realizzazione di una seconda chiesa a Roma e la ristrutturazione di parte della biblioteca della villa “I Tatti”, centro di ricerche della Harvard University a Fiesole.
Lo studio GMA è stato invitato alla Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia nel 2002 e nel 2004.