Gestione della sicurezza sul lavoro: la normazione a supporto delle Istituzioni
Siglato un protocollo d’intesa tra UNI e la Commissione Nazionale Paritetica per la prevenzione infortuni, l’igiene e l’ambiente di lavoro (CNCPT).
A volte ancora si discute se la normazione tecnica consensuale (e quindi i documenti da essa generati: norme, specifiche tecniche, rapporti tecnici, prassi di riferimento) sia un vincolo o un’opportunità, un aiuto o un balzello...Numerosi studi hanno quantificato gli effetti macroeconomici positivi - nei Paesi in cui l’applicazione è più diffusa e consolidata come Germania, Francia e Gran Bretagna – in un aumento del PIL tra lo 0,3% e lo 0,8% (in Germania per un valore di oltre 17 miliardi di euro) e a livello microeconomico i dati di una ricerca ISO attribuiscono alla normazione fino al 50% del fatturato aziendale e circa il 10% della redditività delle imprese che nella loro attività ad essa si riferiscono.
A ciò si aggiungono i casi nei quali la normazione semplifica gli adempimenti di legge o permette la riduzione di specifici costi, come ad esempio tra i più recenti:
• la riduzione del tasso medio di tariffa assicurativa INAIL grazie alle norme UNI 10617, UNI EN ISO 14001, UNI ISO 26000 e UNI/PdR 2,
• la detrazione fiscale del 65% per gli interventi di miglioramento delle prestazioni energetiche delle unità immobiliari per i “tetti verdi” a norma UNI 11235,
• la presunzione di conformità alla legislazione sulla prevenzione incendi e sui livelli di sicurezza che essa impone se gli impianti sono a norma UNI 8723 e UNI 11528,
• la sicurezza e continuità del servizio in caso di immissione nelle reti di trasporto e distribuzione del biometano ottenuto da fonti rinnovabili se avviene a norma UNI/TR 11537.
A ulteriore conferma di quale sia la risposta al dubbio iniziale, proprio nei giorni scorsi si è aggiunto un evento particolarmente significativo: il Ministero del Lavoro ha riconosciuto il ruolo della prassi di riferimento UNI/PdR 2:2013 nel garantire agli organi di vigilanza ministeriali l’adozione e l’efficace attuazione nel settore edile dei modelli di organizzazione e gestione della sicurezza sul lavoro di cui all’art. 30 del DLgs 81/2008.
In base al protocollo d’intesa siglato con la Commissione Nazionale Paritetica per la prevenzione infortuni, l’igiene e l’ambiente di lavoro (CNCPT), infatti, quest’ultima istituirà il registro delle imprese di costruzioni e di ingegneria civile asseverate secondo la UNI/PdR 2 – aggiornato in tempo reale e liberamente accessibile dal proprio sito e anche dal sito del Ministero – sulle cui informazioni gli organi di vigilanza del Ministero del Lavoro baseranno le proprie decisioni di priorità nella programmazione delle aziende da ispezionare.
- Enti e associazioni: UNI