Il settore costruzioni dopo il crollo dei bonus

Il 2024 sarà ricordato come l’anno in cui l’edilizia privata italiana ha chiuso la stagione straordinaria degli incentivi fiscali e ha iniziato a misurarsi con un mercato più selettivo e
complesso. Lo stop allo sconto in fattura anche per i bonus ordinari e la progressiva riduzione del Superbonus hanno inciso in maniera determinante sul ritmo dei cantieri. 
Secondo i dati diffusi da Enea e Mase si è passati da una media di circa 5 miliardi di euro al mese di investimenti incentivati nel primo trimestre – un livello ancora paragonabile al 2023 – a soli 180 milioni al mese nel periodo compreso tra aprile e novembre. Un crollo verticale, che ha prosciugato in pochi mesi una delle principali leve di spinta per il settore.
Un quadro altrettanto significativo, emerge dai ‘bonifici parlanti’ relativi agli interventi di riqualificazione del patrimonio abitativo finanziati dai bonus ordinari. Nei primi dieci mesi del 2024, il giro d’affari stimato sulla base di questi flussi si è ridotto del 10,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Segnale evidente di una contrazione della domanda, con famiglie e condomìni che hanno rinviato o ridimensionato gli interventi in attesa di maggiore chiarezza normativa.
Se il residenziale mostra una frenata, il comparto non residenziale privato ha invece mantenuto un andamento costante. Ance indica una chiusura del 2024 con un incremento dello 0,7% rispetto al 2023, trainato in particolare dal rinnovato dinamismo del settore retail e da nuove operazioni alberghiere.
L’Osservatorio Saie realizzato in collaborazione con Nomisma evidenzia che il 13% delle imprese di costruzione prevede di chiudere il 2025 con un aumento del fatturato. Nel confronto con lo stesso periodo del 2024, il primo trimestre del 2025 è stato caratterizzato da una crescita dei ricavi per più di una impresa su tre (34%), e per circa la stessa percentuale i ricavi sono rimasti stabili. Questa dinamica positiva è accompagnata non solo dalla soddisfazione per il portafoglio ordini, considerato adeguato da oltre la metà delle imprese (52%), ma anche da livelli elevati di fiducia: quasi 1 impresa su 2 (48%) dichiara un livello di fiducia alto o molto alto nei confronti della propria situazione aziendale. 
In ogni caso, emergono timori legati ai recenti shock geopolitici e all’incerto andamento economico nazionale. Il 76% del campione si è dichiarato pessimista rispetto allo scenario internazionale. Ma che cosa preoccupa maggiormente gli imprenditori? Oltre alla citata conclusione della stagione dei bonus edilizi, anche l’incertezza normativa e la riduzione degli investimenti pubblici e privati. Tra gli incentivi, invece, bonus ristrutturazioni, Superbonus 65% ed Ecobonus sono state tra le misure considerate più apprezzate.
Stando alle ultime analisi diffuse da Ance in occasione dell’assemblea dello scorso giugno, nel primo trimestre del 2025 Istat registra per gli investimenti in costruzioni una “moderata” sintesi di una flessione del 4,9% per il comparto abitativo, a fronte di un significativo incremento del 10,6% per gli investimenti non residenziali. L’Associazione nazionale dei costruttori ha ipotizzato una flessione del 7% ulteriore su base annua degli investimenti in costruzioni. Un dato influenzato “dall’ulteriore ridimensionamento della manutenzione straordinaria abitativa (-30%), legata alla rimodulazione delle aliquote fiscali. Di contro, si conferma il proseguimento dell’ottima performance delle opere pubbliche (+16% dopo il +21% già rilevato nel 2024). Per quanto riguarda invece la produzione nelle costruzioni, Ance evidenzia che l’indice Istat dopo avere chiuso il 2024 in aumento del 3,9%, conferma il segno positivo anche nei primi tre mesi dell’anno in corso (+3,4% nel primo trimestre 2025). Dati, sottolinea il report, “ancora provvisori, rispetto ai quali va osservata cautela”.
Il risultato è Fassatherm Dna, un sistema dalla struttura irrobustita grazie a nuovi prodotti e complementi, che consentono di superare i “limiti tecnici” del cappotto termico tradizionale, in particolare la sua resistenza meccanica.
www.pambianco.it
© Copyright 2025. Edilizia in Rete - N.ro Iscrizione ROC 5836 - Privacy policy