Il Tar del Lazio boccia il fascicolo di fabbricato
Cancellato con una sentenza l’obbligo di presentare il “Libretto Casa”.
Con la sentenza n. 12320 della sezione II, emessa lo scorso 13 novembre 2006, il Tar del Lazio cancella l’obbligo di presentare il “Libretto Casa”, non più necessario né per l’avvio di ristrutturazione di immobili (Dia) né per la richiesta di permessi per nuove edificazioni. I 12.000 fascicoli già presentati hanno perso valore e non è previsto alcun rimborso delle spese sostenute per l’emissione, ad eccezione solo dei contributi già ottenuti al momento della stesura della sentenza. Il Tar espone, come motivazione di tale provvedimento, l’inutilità del “libretto”, considerato duplicato dei fascicoli già presenti presso la pubblica amministrazione. Il Comune di Roma ha presentato ricorso al Consiglio di Stato, che potrebbe reintrodurre pienamente o in parte l’obbligo indicato dalla delibera n. 27 del 24 febbraio 2004, basata sulla precedente legge regionale n. 31 del 12 settembre 2002. Il ricorso del Comune è basato sull’importanza del “Libretto”, che registra tutte le modifiche subite dall’immobile nel corso degli anni, comprensive di analisi del suolo e criticità, oltre ad essere una garanzia maggiore nella compravendita degli immobili. Infatti, come segnalato nel ricorso, è il Comune stesso a fornire i dati per la relazione finale al tecnico incaricato, che è tenuto a consegnare tale documento ai proprietari dell’immobile e non alla pubblica amministrazione.