Impianti meccanici, AiCARR: scorretti i parametri per calcolare i corrispettivi

Il Decreto Parametri non individua in modo adeguato le modalità di calcolo per stabilire i compensi per i servizi di ingegneria e architettura.
AiCARR ha pubblicato un nuovo Position Paper, nel quale analizza il Decreto Ministeriale 143 del 31/10/2013, conosciuto anche come Decreto Parametri, che ha lo scopo di stabilire i parametri con i quali calcolare i corrispettivi per i servizi di ingegneria e architettura come base di gara nelle procedure di affidamento dei contratti pubblici.
In un contesto culturale e normativo in cui l'efficienza energetica gioca un ruolo sempre più fondamentale nell'edilizia, l’Associazione non entra nel merito dei criteri di quantificazione dei corrispettivi per i progettisti, ma difende il valore e il prestigio delle arti e scienze riguardanti gli impianti meccanici, fondamentali nel raggiungimento degli obiettivi di risparmio energetico e sostenibilità dell'edificio.
Il Position Paper si concentra in particolare sul parametro G, chiamato “grado di complessità”, che individua in termini numerici il livello di complessità delle varie prestazioni nel processo edilizio: il D.M., osserva AiCARR, attribuisce impegno e competenze professionali maggiori a chi progetta opere edili e impianti elettrici rispetto alle conoscenze e all’impegno richiesti al progettista di impianti meccanici. Come ben sa chi opera nel settore, al progettista di impianti meccanici si richiedono invece approfondite conoscenze scientifiche che fanno capo alla fisica tecnica e un costante aggiornamento sulle continue evoluzioni normative e tecnologiche. Inoltre, gli impianti meccanici influenzano oggi in modo determinante la qualità costruttiva dell’edificio, il suo rendimento in termini di sostenibilità ambientale e di efficienza energetica e giocano un ruolo fondamentale nelle procedure di certificazione della sostenibilità secondo i protocolli più diffusi in Italia, quali LEED, ITACA e BREEAM.
AiCARR ritiene dunque che, per quanto riguarda gli impianti meccanici, le indicazioni per l’individuazione del parametro contenute nel Decreto siano scorrette, inadeguate e incomplete.
Scorrette, perché il divario tra il grado di complessità assegnato alla progettazione di impianti meccanici e le altre discipline tecniche è infondato, ingiustificabile e lesivo del prestigio di chi opera in questo settore; inadeguate rispetto all'importanza che le tematiche progettuali di impianti meccanici rivestono oggi nel contesto edilizio; incomplete, dal momento che non è nella realtà ipotizzabile che le molteplici casistiche di interventi progettuali afferenti agli impianti meccanici possano essere classificate in una sola destinazione funzionale e pertanto avere tutte lo stesso grado di complessità, peraltro considerato basso in modo ingiustificabile.
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