INNOVATION FORUM 2025

All’evento di Scenari Immobiliari e Dils presentato il report “Innovare Vale”.
L’innovazione è realtà economica, elemento essenziale per la crescita di un Paese e ridistributore sociale indispensabile per garantire opportunità per il miglioramento delle condizioni di vita della popolazione, con impatti sui mercati, sull’occupazione e sulla sostenibilità ambientale. Con l’impiego di tecniche e tecnologie innovative, infatti, nel 2035 il real estate potrà generare 535 miliardi di euro di ricchezza del nostro Paese, per arrivare fino a 800 miliardi nel 2050. Questi sono alcuni dei dati che emergono dal Report “Innovare Vale” presentato nel corso dell’Innovation Forum, l’evento di riferimento dedicato ai megatrend dell’innovazione e della trasformazione tecnologica promosso per il terzo anno consecutivo da Scenari Immobiliari e Dils. L’appuntamento dal titolo “Innovation Forum 2025. Il futuro tra nuove sfide e realtà” è stata un’occasione di confronto tra esperti e leader di settore sulle prospettive di sviluppo e sulle applicazioni concrete delle tecnologie emergenti, con un focus particolare sul ruolo sempre più strategico e trasversale dell’Intelligenza Artificiale.
 
Ad aprire i lavori sono stati Giuseppe Amitrano, Founder & Group CEO di Dils, e Mario Breglia, Presidente di Scenari Immobiliari. L’evento ha riunito i protagonisti di diversi settori, che hanno condiviso esperienze e visioni sul valore dell’innovazione nel contesto attuale e prospettico. Tra gli speaker, moderati da Francesca Zirnstein (Direttore Generale di Scenari Immobiliari), sono intervenuti anche Enzo Baglieri (Associate Dean for Master Division di SDA Bocconi), Costanza Balboni Cestelli (Head of Innovation & Data di Generali Real Estate), Paolo De Nadai (Presidente di OneDay Group), Claudia Pingue (Responsabile del Fondo Technology Transfer di CDP Venture Capital SGR), Stefano Sirolli (CEO & Co-Founder di RealStep SGR).
 
L’innovazione, leva determinante per realizzare nuovi modelli di sviluppo economico e rigenerare le strutture sociali, è necessaria per affrontare le grandi sfide del nostro tempo: demografica, ecologica e digitale. Nello scenario globale, caratterizzato da profonde trasformazioni, la capacità di produrre innovazione e valorizzare conoscenza si conferma il principale fattore di competitività.
Paesi e continenti che investono in ricerca, sviluppo e formazione avanzata raggiungono una crescita più solida, potenzialmente più inclusiva e sostenibile, rafforzando al contempo la resilienza delle proprie economie e la coesione di gruppi sociali.
 
In un mondo in cui si investono 2.500 miliardi di dollari ogni anno in ricerca e sviluppo, di cui una quota significativa destinata all’innovazione in ambito tecnologico, l’Italia mostra importanti elementi di forza. Il nostro Paese è, infatti, tra i best performer per capitale umano e ricerca, infrastruttura, conoscenza e output tecnologici e output creativi. Dal 2014 al 2024 ha registrato una progressione costante nelle performance, grazie anche a un sistema di micro, piccole e medie imprese altamente reattive e a una rete di ricerca pubblica e universitaria di alto livello.
Secondo le stime di Scenari Immobiliari grazie al fattore innovazione, nel 2035 l’insieme di attività di costruzione, sviluppo, gestione e valorizzazione degli asset immobiliari potrà generare circa 535 miliardi di euro di ricchezza del Paese di cui oltre il cinque per cento per il comparto delle costruzioni, quasi il 2,5 per cento per quello dello sviluppo e più del 14 per cento per le attività immobiliari. Valori che raggiungono gli 800 miliardi di euro al 2050, con una forbice tra l’8 e il 10 per cento dalle costruzioni, tra il 3 e il 3,5 per cento dallo sviluppo e tra il 17 e il 19 per cento dalle attività immobiliari.

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