La resina liquida preserva il valore aggiunto dei portici: la sicurezza prima di tutto
Sia come accesso ad altri ambienti che come via di fuga, i portici rappresentano un elemento costruttivo degli edifici significativo. Alla luce di tali esigenze funzionali, i requisiti che il rivestimento dei pavimenti dei portici deve soddisfare sono elevati, soprattutto per quanto riguarda la sicurezza delle persone.
Allo stesso modo anche le norme antincendio e i criteri di resistenza allo scivolamento devono essere rispettati. Ultimo aspetto non trascurabile è la sempre più crescente necessità di superfici prive di barriere, ossia di altezze di ingombro ridotte nelle aree di passaggio.
Nel quadro di un risanamento è possibile impermeabilizzare e rivestire i portici in maniera tale da soddisfare tutti questi requisiti, ricorrendo per esempio a soluzioni a base di polimetilmetacrilato (PMMA). I sistemi a base di resina liquida consentono l'esecuzione ai sensi delle normative pertinenti, offrendo così una protezione duratura contro le infiltrazioni di umidità.
Progettazione conforme alle norme
I presupposti per garantire portici sicuri devono essere creati già in fase di progettazione dei risanamenti. Solo un'impermeabilizzazione adatta alla funzione che devono espletare è in grado di prevenire danni quali infiltrazioni di umidità, distacchi di calcestruzzo o corrosione. Per garantire un'impermeabilizzazione duratura delle superfici,queste ultime devono essere in grado di resistere a lungo ad agenti atmosferici come raggi UV, pioggia o freddo.
È inoltre necessaria una resistenza alle sollecitazioni meccaniche e ai danni chimici, ad esempio dovuti ai sali antigelo.
I sistemi d'impermeabilizzazione e rivestimento a base di PMMA sono adatti a soddisfare i complessi requisiti relativi ai rivestimenti dei pavimenti sui portici. Un vantaggio decisivo delle soluzioni a base di resina liquida è l'integrazione omogenea dei dettagli. L'aderenza del materiale su tutta la superficie del sottofondo permette di integrare in modo uniforme nell'impermeabilizzazione anche punti complicati, come ad esempio raccordi, montanti di ringhiera o scarichi d'acqua. Grazie all'altezza d'ingombro ridotta, utilizzando resine speciali è possibile realizzare passaggi privi di soglia in edifici preesistenti. Solitamente non è necessario rimuovere il rivestimento già presente, in quanto le resine liquide aderiscono a numerosi sottofondi tradizionali e presentano una grammatura ridotta.
I brevi tempi di indurimento dei componenti del sistema consentono inoltre un rapido avanzamento dei lavori, il che comporta costi inferiori e riduce al minimo i periodi di chiusura degli accessi. Lavorate a regola d'arte, le resine speciali resistono in modo duraturo agli agenti atmosferici nonché alle sollecitazioni meccaniche e chimiche.
Assenza di barriere
Un ulteriore aspetto da considerare è l'assenza di barriere negli spazi esterni in modo da consentire a persone di ogni età di muoversi in sicurezza e senza incorrere in ostacoli architettonici. È quindi importante evitare pericoli d' inciampo, per esempio nei punti di passaggio tra spazio interno ed esterno. La direttiva per tetti piani (regola tecnica per le impermeabilizzazioni) sancisce che i raccordi devono essere realizzati almeno 15 cm sopra la superficie del rivestimento.
In questo modo si dovrebbe evitare che l'acqua piovana penetri all'interno dell'edificio, per esempio attraverso le soglie delle porte. Nel singolo caso di intervento è tuttavia possibile ridurre l'altezza del raccordo a 5 cm, allo scopo di evitare modifiche costruttive e i costi ingenti che ne derivano. Tutto ciò è realizzabile unicamente con soluzioni che prevedano un'altezza d'ingombro ridotta.
Sicurezza antiscivolo e protezione antincendio
La sicurezza antiscivolo degli utenti dei portici viene garantita da diverse varianti di miscelazione: grazie alla sabbia quarzosa o alle speciali granulometrie, le superfici in resina liquida soddisfano i requisiti fino alla classe di antiscivolo R 12.
L'impiego di sistemi d'impermeabilizzazione ignifughi offre un'elevata sicurezza in caso di incendio. Ad esempio, grazie a speciali additivi l'impermeabilizzante Triflex BTS-P (S1) e il rivestimento Triflex BFS (S1) sono difficilmente infiammabili. Fra l'altro, il comportamento al fuoco di entrambi i sistemi è classificato in classe B1 secondo la norma DIN 4102.
I portici rivestono un ruolo importante quando fungono da vie di fuga e di soccorso in caso di incendio. In tale contesto, è il regolamento europeo sui prodotti da costruzione a fungere da norma di legge per la protezione antincendio preventiva.
Ulteriore normativa che deve essere presa in considerazione da parte dei progettisti e degli artigiani è la norma DIN 18531 per le impermeabilizzazioni.
Risanamento energetico
Gli esperti di resine liquide hanno sviluppato speciali soluzioni anche per l'ambito del risanamento energetico. I sistemi termoisolanti come Triflex BIS prevengono i ponti termici migliorando così il bilancio energetico delle abitazioni. In caso di sottofondi umidi si impiegano sistemi isolanti come il Triflex ProDrain che, abbinato a un sistema d'impermeabilizzazione, garantisce l'aerazione ottimale del suolo.
I produttori di sistemi d'impermeabilizzazione e rivestimento di qualità offrono agli artigiani una formazione specifica per l'utilizzo dei loro prodotti. Inoltre, i tecnici specializzati forniscono consulenza in fase di progettazione e in sede di cantiere al fine di trovare la soluzione ottimale in caso di progetti specifici.
- Azienda: TRIFLEX ITALIA