La Valle d’Aosta approva il Piano casa

Il provvedimento ha lo scopo di favorire iniziative volte al rilancio dell'economia, di rispondere ai bisogni abitativi delle famiglie, di valorizzare e migliorare il patrimonio architettonico esistente, di garantire e migliorare l'efficienza energetica con l'utilizzo di fonti rinnovabili
La Legge regionale 4 agosto 2009, n. 24, pubblicata il 18 agosto nel B.U.R., disciplina l'ampliamento, non superiore al 20 per cento delle volumetrie esistenti, di singole unità immobiliari - che devono avere acquisito il titolo abilitativo edilizio entro il 31 dicembre 2008 - in deroga agli strumenti urbanistici generali. Viene poi consentito l'ampliamento volumetrico fino al 35 per cento delle volumetrie esistenti a condizione che si utilizzino criteri e tecniche di edilizia sostenibile, fonti di energia rinnovabile o misure di risparmio energetico o idrico - considerando che si può intervenire attraverso la demolizione e ricostruzione di edifici realizzati anteriormente al 31 dicembre 1989. Infine, sarà possibile intervenire per la riqualificazione di zone e quartieri con ampliamenti fino al 45 per cento delle volumetrie esistenti, qualora si ricorra a programmi integrati, a intese e a concertazioni promosse dalle pubbliche amministrazioni, oppure con Piani urbanistici di dettaglio (PUD) di iniziativa privata, sempre a condizione dell'uso di tecniche di sostenibilità ambientale. Il provvedimento ha lo scopo di favorire iniziative volte al rilancio dell'economia, con un riavvio dell'attività edilizia, di rispondere ai bisogni abitativi delle famiglie, di valorizzare e migliorare il patrimonio architettonico esistente, di garantire e migliorare l'efficienza energetica con l'utilizzo di fonti rinnovabili secondo criteri di sostenibilità ambientale e, infine, di introdurre misure incisive di semplificazione procedurali dell'attività edilizia.
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