L’aggiudicazione della gara per la nuova Diga del porto di Genova

La nuova Diga Foranea è un’opera unica al mondo per la complessità ingegneristica, sia per le dimensioni che per la realizzazione totalmente in mare aperto. Sarà la più profonda al mondo.
Giovedì 13 ottobre si è tenuta una conferenza stampa sulla realizzazione della nuova diga di Genova con il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile Enrico Giovannini, il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, il presidente dell’Autorità Portuale di sistema del Mar Ligure Occidentale Paolo Emilio Signorini, il sindaco di Genova Marco Bucci e con Pietro Salini, amministratore delegato Webuild, il consorzio che si è aggiudicato la gara per la costruzione dell’opera.
Webuild sarà il leader del consorzio che realizzerà la Nuova Diga Foranea del Porto di Genova, accanto a Fincantieri Infrastructure Opere Marittime, Fincosit e Sidra, per un valore complessivo a base d’asta di 928 milioni di euro. Webuild partecipa al consorzio realizzatore con una quota pari al 40%.

Il progetto
La Nuova Diga Foranea è un’opera unica al mondo per la complessità ingegneristica, sia per le dimensioni che per la realizzazione “offshore”, cioè totalmente in mare aperto, senza che vengano interrotte le attività portuali. Poggerà su fondali a profondità variabile fino a 50 metri, la profondità maggiore al mondo mai sperimentata per una diga foranea, ed avrà uno sviluppo complessivo di 6,2 km, di cui poco più di 4 km inclusi nei cosiddetti lavori di Fase A.
Con la nuova diga viene così realizzato il più grande intervento di rinnovamento dell’area portuale ligure degli ultimi 25 anni, con l’ampliamento degli spazi di transito e manovra per le navi all’interno dello scalo marittimo, così da potenziarne la capacità di accoglienza e trasformarlo in una infrastruttura in grado di accrescere la competitività del sistema ligure e dell’Italia tutta. La sua realizzazione consentirà l’accesso in sicurezza al porto a navi portacontainer più grandi, lunghe fino a 400-450 metri (il doppio di quelle che possono transitare oggi), adeguando le specifiche del porto di Genova alle esigenze delle maggiori compagnie di navigazione. Un progetto di grande impatto economico per la città, per il suo porto commerciale e per tutta l’Italia, che genera sviluppo già dalla fase di costruzione: per la sua realizzazione, saranno infatti occupate più di 1.000 persone, tra diretti e terzi.
Commissionata dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, l’opera rientra nel Programma straordinario per la ripresa del Porto di Genova, sarà cofinanziata dal Governo con risorse del Fondo complementare al PNRR e potrà beneficiare del Decreto Aiuti (D.L. 17 maggio 2022, n. 50).
Il progetto prevede la realizzazione del nuovo sbarramento molto imponente a circa 450 metri oltre l’attuale diga foranea. Per la Fase A, attualmente finanziata, è previsto un basamento realizzato a 50 metri di profondità mediante l’impiego di 7 milioni di tonnellate di materiale roccioso, su cui verranno posizionati elementi prefabbricati in cemento armato composti da circa 100 cassoni cellulari, di dimensioni fino a 33 metri di altezza, 35 metri di larghezza e 67 metri di lunghezza, ognuno equivalente in altezza ad un palazzo di 10 piani.
La nuova infrastruttura si distingue per le tecnologie innovative impiegate per la sua realizzazione e per la sostenibilità, garantita da sistemi volti a massimizzare l’economia circolare, prevedendo tra l’altro il recupero, il riutilizzo e la trasformazione degli inerti.
La Nuova Diga Foranea è un progetto di valenza europea, oltre che nazionale e locale. Il potenziamento dell’accessibilità marittima del porto di Genova che ne deriverà andrà infatti a consolidare il ruolo strategico del sistema portuale della città all’interno del corridoio Reno-Alpi della rete di trasporto transeuropea TEN-T, corridoio che da Genova arriva fino a Rotterdam e di cui è parte integrante anche il Progetto Unico Terzo Valico dei Giovi-Nodo di Genova, realizzato anche questo da Webuild. Il Terzo Valico dei Giovi, che consentirà di sfruttare a pieno le potenzialità dei nuovi flussi del Porto di Genova in una logica di sistema integrato dei trasporti, registra ad oggi un avanzamento progressivo degli scavi dell’81% con 73,4 km già completati, su un totale di quasi 91 km di gallerie previsti dal progetto.

Le dichiarazioni
“La chiusura della gara per la diga foranea di Genova, con l’aggiudicazione dell’appalto per la progettazione e la realizzazione al consorzio di imprese guidato da Webuild, è una notizia davvero rilevante. Una delle opere simbolo del Pnrr, fondamentale per lo sviluppo della città e del sistema portuale ligure, ha subìto qualche ritardo per una procedura di gara andata deserta a causa della preoccupazione delle imprese sull’aumento del costo dei materiali. Ma questa notizia dimostra che i termini dell’appalto erano congrui e che quindi la diga si farà” ha commentato il ministro Enrico Giovannini.

“Il modello Genova – ha spiegato Giovanni Toti - non è una legge e un codicillo, ma sono alcune parole: il coraggio, di prendere decisioni e su questo tanta parte ha avuto Paolo Emilio Signorini che ha gestito una situazione non facile per le scelte da prendere; la fiducia, che si è costruita tra le imprese e le Istituzioni di questo territorio per cui la parola vale e gli obiettivi comuni vengono portati avanti e rispettati; la fiducia e la visione. Questo è il modello Genova”.

“Siamo molto orgogliosi di essere stati selezionati per la costruzione della Nuova Diga Foranea di Genova, opera strategica e di grande impatto per la città, che contribuirà alla creazione di un sistema integrato di trasporti per riportare l’Italia ad essere area strategica per il commercio nel Mediterraneo e porta per l’Europa. È la conferma di fiducia nel nostro modo di operare con una filiera italiana di eccellenza, che ci permette di rinnovare il nostro impegno per il rilancio dell’economia e dell’occupazione del Paese. La Nuova Diga Foranea, come tutte le grandi infrastrutture, è un’opportunità per rimettere il lavoro al centro e per ridare fiducia alle famiglie e ai territori” commenta Pietro Salini, Amministratore Delegato Webuild, intervenuto alla conferenza stampa indetta a Genova.
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