Le due facce della scuola italiana in mostra ad Udine dal 3 al 5 luglio

Presentata in Piazza Marconi l’installazione promossa da FederlegnoArredo Eventi, Cittadinanzattiva e MADE expo
È stata presentata il 3 luglio ad Udine in Piazza Marconi, dove sarà visitabile fino a domenica 5, “La mia scuola è”, un’installazione architettonica che, da aprile a settembre, porterà nelle piazze italiane uno spaccato della scuola italiana, per metterne a confronto gli aspetti più negativi e inadeguati, come lesioni strutturali e muffe alle pareti, arredi non a norma, barriere architettoniche e cortili degradati, e quelli positivi, improntati alla sicurezza, alla cura degli ambienti, all’innovazione.

L’installazione, promossa da Cittadinanzattiva, FederlegnoArredo Eventi e Made Expo, farà tappa in 8 città: dopo Torino, Padova, Modena, Spoleto, Milano e Udine, sarà la volta di Napoli (14-17 settembre) e Roma (18-20 settembre).
Per tutta la durata del tour, studenti, genitori, insegnanti e singoli cittadini possono compilare un questionario online sul sito web www.lamiascuola.org sullo stato della scuola che frequentano o conoscono.

Alcuni dati sulle scuole friulane
Il 44% degli edifici scolastici del FVG è stato costruito tra il 1961 e il 1980, quasi il 18% tra il 1946 e il 1960, e poco più del 18% dopo gli anni Ottanta. Il 15% risale invece al periodo 1900-1945.
Il 91,3% delle scuole friulane possiede il documento di valutazione dei rischi (rispetto all’89,9% della media nazionale), il 19,2% il certificato di prevenzione incendi (vs il 17,7% della media nazionale).
Il 63,8% delle scuole del FVG (rispetto al 29% della media nazionale) si trova nelle zone 1 e 2 della classificazione sismica, cioè quella a più elevata pericolosità sismica. Ma di queste solo il 25,7% dichiara di avere la certificazione antisismica.
Dal Rapporto Ance-Cresme risulta inoltre che 198 scuole sono situate in zona a rischio idrogeologico.
Da poche settimane la presidente della Regione, Debora Serracchiani, ha annunciato che sono stati destinati alle scuole 22 milioni di euro per sistemarle dal punto di vista della sicurezza e del comfort.
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