L’Italia e i suoi beni: rapporto 2025 dell’Agenzia del Demanio
Sono oltre 44 mila gli immobili dello Stato gestiti dal Demanio, per un valore economico che si aggira attorno ai 62,5 miliardi di euro. Un patrimonio consistente che da solo potrebbe fare da leva strategica per la crescita, l’inclusione e lo sviluppo del territorio.
I dati raccolti in questa edizione del Rapporto mostrano una crescita degli ultimi tre anni del +144%, raggiungendo i 3,9 miliardi di euro nel 2024. Cresce anche il numero di interventi avviati (11,4%), mentre la spesa per le locazioni passive e quella per i costi di funzionamento si è ridotta di 120 milioni di euro (-11,2%).Un elemento interessante che emerge è legato all’impatto degli interventi in termini di ESG:
•Il 69% dei consumi di energia primaria si è ridotto rispetto alla situazione ante intervento,
•non c’è stato aumento del consumo di suolo;
•il 47% della superficie interessata ora è permeabile;
•l’85% degli interventi ha riqualificato aree urbane dismesse, restituendole alla vita attiva delle comunità;
•il 57% delle operazioni ha integrato misure di resilienza e adattamento ai cambiamenti climatici;
•il 100% degli interventi è stato progettato senza consumo di suolo;
•il 42% ha adottato strategie di recupero sostenibile del territorio.
Coinvolgere i privati per velocizzare la riqualificazione
Il Rapporto 2025 sul patrimonio immobiliare pubblico riporta i dati del Piano Strategico Industriale e del primo Piano di Sostenibilità, che si aggiunge alla Rendicontazione di Sostenibilità redatta seguendo i criteri della Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) in forma volontaria e asseverata da un ente indipendente.
“Il nuovo Piano Strategico Industriale proietta gli obiettivi dell’Agenzia al 2028 e prevede l’avanzamento continuo delle attività in termini di sostenibilità, digitalizzazione e innovazione, con il rafforzamento di interventi di riuso dell’immobile pubblico, della stretta collaborazione con gli Enti Locali e delle operazioni di valorizzazione attraverso il mercato”, ha dichiarato il Direttore dell’Agenzia del Demanio, Alessandra dal Verme.
“Il riuso dell’immobile pubblico, la rete di competenze, l’innovazione tecnologica e la partecipazione dei territori e degli investitori privati guidano l’azione dell’Agenzia”, ha sottolineato Dal Verme mettendo in evidenza la recente apertura del Demanio verso investimenti privati che consentano di velocizzare gli interventi di riqualificazione del patrimonio immobiliare pubblico.
Un modello innovativo di collaborazione
L’innovazione nella gestione del patrimonio immobiliare pubblico si fonda principalmente sulla collaborazione con gli Enti Locali e sulla creazione di una rete che coinvolge università e centri di ricerca. Da questo modello è nata l’iniziativa dei Piani Città degli immobili pubblici, uno strumento che permette di programmare in modo coerente la destinazione urbanistica degli edifici in funzione delle strategie di sviluppo dei territori.
Ad oggi l’Agenzia ha già avviato 24 Piani in diverse aree del Paese, con l’obiettivo di raggiungere quota 65 entro il 2028. Ogni Piano parte da un’analisi approfondita delle caratteristiche locali e delle esigenze emergenti, demografiche, abitative e sociali, sviluppandosi lungo tre direttrici: rigenerazione urbana, transizione ecologica ed energetica, valorizzazione culturale e sociale.
Sul fronte della digitalizzazione, l’Agenzia, in qualità di stazione appaltante qualificata, sta implementando l’uso avanzato del Building Information Modeling (BIM) in tutte le fasi, dalla progettazione alla realizzazione, così da ottimizzare il ciclo di vita degli immobili.La valorizzazione del patrimonio passa inoltre attraverso il coinvolgimento del settore privato. A questo scopo è stato creato il portale “Crea valore, investi con noi”, pensato per attrarre investitori e favorire iniziative di partenariato pubblico-privato.
Alcuni esempi significativi sono la riqualificazione dell’ex Città dello Sport di Tor Vergata a Roma, destinata a diventare una “Green City”, e la trasformazione dell’ex Polverificio Borbonico di Scafati (Salerno) in un polo turistico-culturale nell’area di Pompei. Parallelamente, per rendere immediatamente fruibile il patrimonio oggi inutilizzato, sono stati pubblicati 18 bandi di utilizzo temporaneo che aprono questi spazi ad attività culturali, servizi comunitari e luoghi di aggregazione per giovani e famiglie. Un modo concreto per rafforzare l’attrattività dei territori e stimolare il senso di appartenenza delle comunità.
www.agenziadeldemanio.it
Scarica il Rapporto Annuale 2025