L’UE alza l’asticella climatica

Obiettivo -90% entro il 2040, verso un’Europa a emissioni quasi zero, tra sostegno dei cittadini e sfide industriali
La Commissione europea ha proposto un nuovo obiettivo vincolante per il clima: ridurre del 90% le emissioni nette di gas a effetto serra entro il 2040 rispetto ai livelli del 1990. 
Si tratta di un passo decisivo verso la neutralità climatica al 2050, già fissata nella Legge sul Clima dell’UE. La proposta si basa su una valutazione d’impatto approfondita e tiene conto del parere di esperti scientifici, imprese, portatori di interesse e cittadini europei.
Il sostegno pubblico è forte: l’85% degli europei considera il cambiamento climatico un problema serio e l’81% appoggia l’obiettivo della neutralità climatica. 
La Commissione conferma che l’UE è sulla buona strada per raggiungere la riduzione del 55% entro il 2030 ma, sottolinea, che serviranno strumenti più efficaci, investimenti mirati e un quadro normativo stabile per fare un ulteriore salto di qualità.
Il nuovo obiettivo al 2040 è pensato come una “tappa intermedia” per guidare la transizione nei prossimi decenni. 
Tra le priorità indicate spiccano la necessità di garantire energia pulita e competitiva per l’industria e accelerare l’adozione di tecnologie a zero emissioni, e promuovere una transizione equa per tutti. 
La Commissione Europea evidenzia anche la necessità di maggiore sicurezza energetica: si prevede che, attuando appieno il pacchetto “Fit for 55”, le importazioni di combustibili fossili crolleranno dell’80% entro il 2040, con un risparmio annuo stimato di 2.800 miliardi di euro.
Parallelamente, è stata pubblicata una comunicazione sullo stato di attuazione del Green Deal Industriale che fotografa i progressi fatti e le misure ancora da adottare per sostenere un’economia europea resiliente e sostenibile. Questo include incentivi per la produzione verde, semplificazione delle procedure autorizzative e investimenti in competenze per la transizione.
La proposta sarà ora sottoposta al Parlamento europeo e al Consiglio per la discussione e l’adozione attraverso la procedura legislativa ordinaria. In gioco non c’è solo un obiettivo numerico, ma la credibilità dell’UE come leader globale nella lotta al cambiamento climatico.

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