Manufatti prefabbricati di calcestruzzo marcati CE

Dal 1° giugno 2007 i manufatti prefabbricati di calcestruzzo dovranno avere la marcatura obbligatoria CE. A partire dal 1° settembre l’obbligo sarà esteso agli “elementi nervati per solai”, “elementi strutturali lineari” e “antenne e pali".
Il DPR 246/93 recepisce la direttiva 89/106 dell’Unione Europea, che prevede l’obbligo di certificazione ad una prima categoria di manufatti prefabbricati, quelli relativi ai tetti e definiti “elementi speciali per copertura”. A partire dal 1° settembre l’obbligo sarà esteso agli “elementi nervati per solai”, “elementi strutturali lineari” e “antenne e pali”; il 1° gennaio 2008 introdurrà la marchiatura anche per i “pali di fondazione”, il 1° marzo per le “lastre alveolari” ed ultime il 1° maggio le “lastre per solai”. La certificazione avrà lo scopo di garantire la rispondenza del singolo prodotto ai requisiti minimi stabiliti dall’Unione europea in materia di sicurezza e salute degli utilizzatori, oltre a rendere efficiente la libera circolazione nei paesi membri. La marcatura CE garantisce la capacità di un’azienda di produrre secondo standard prefissati, secondo una presunzione di conformità del prodotto, ed è diversa dalla certificazione volontaria del prodotto, che assicurava la rispondenza ai requisiti solo sotto il controllo di un organismo certificatore, chiamato a numerose e costanti verifiche. Esistono sei livelli corrispondenti alla criticità delle tipologie del prodotto ed alla complessità di certificazione: 1+, 1, 2+, 2, 3, 4. Al livello +1 sono chiamati a corrispondere i prodotti in cemento comune e da muratura, al 4 i masselli autobloccanti ed i tubi in cemento armato. Gli “elementi strutturali per coperture”, i primi ad essere interessati dall’obbligo di marchiatura CE, rientrano nel livello 2+. Al diverso livello di attestazione corrisponde anche un diverso peso dell’intervento dell’organismo certificatore, massimo per il livello 1+ e nullo per il 4, così come i compiti che possono essere riassunti in: ITT, Initial Type Test, per determinare le caratteristiche del prodotto per i livelli 1+,1 e 3; certificazione del controllo di produzione di fabbrica (FPC) per i livelli 1+,1 e 2; sorveglianza del controllo di produzione di fabbrica (FPC), per i livelli dal 1+ al 2+; audit – testing dei campioni, solo per il livello 1+. Al produttore spettano il controllo FPC su tutti i livelli, le prove sul prodotto successive a quella iniziale per i livelli dal 1+ al 2+ e l’ITT per i livelli 2, 2+ e 4. ICMQ, l’organismo di certificazione di parte terza indipendente, accreditato Sincert, affiancherà le imprese nel primo periodo. Attualmente è impegnato nel rilascio della certificazione per circa 100 impianti produttivi. Rilascia certificazioni in conformità alle norme SA 8000 (etica sociale), BS 7799 (sicurezza nelle informazioni) ed e-commerce (QWeb). Si ricordi che ICMQ è organismo accreditato per la verifica dei progetti di appalti pubblici, per il riscontro della conformità al Codice Appalti, per l’esecuzione del controllo tecnico dei cantieri. È inoltre abilitato dal Ministero delle Attività Produttive per la verifica degli impianti elettrici ai sensi del DPR 462 e dal Consiglio superiore dei Lavori pubblici per la certificazione di impianti di betonaggio, secondo quanto prescritto dal DM 14/09/05.
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