"Patrimonio Culturale in classe A"

250 milioni di euro: tanto costano all’anno i beni culturali italiani. Il Ministro dei beni culturali e del turismo ed ENEA presentano una campagna nazionale per l’efficientamento energetico dell’edilizia storica e monumentale.
Il problema nazionale 
Il settore dei beni culturali è tra i più estesi ed ‘energivori’ dell’intera PA: gestisce oltre 3mila fra musei, palazzi, monumenti italiani, con una spesa annuale di ca 250 milioni di euro. Gli Esponenti del Governo ed ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) hanno illustrato “Patrimonio Culturale in classe A”, un nuovo progetto istituzionale dedicato al tema. Tra i molti partecipanti, ricordiamo Dario Franceschini - il ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo – e Enrico Morando - viceministro all’Economia -, Federico Testa, - presidente di ENEA - ,mm, , Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile.

L’obiettivo di MiBACT ed ENEA 
Urge una ristrutturazione economicamente efficiente degli edifici di pregio artistico e storico. Ciò rappresenta infatti un asset strategico per il nostro futuro e un volano dell’economia, per più motivi: non si tratta solamente di diminuire le spese e gli sprechi, ma anche di rilanciare l’occupazione e la crescita, l’urbanizzazione, la digitalizzazione, ed infine avere cura del clima e del territorio nella sua accezione più ampia. Il viceministro Morando ha ricordato che:“Questo settore produce il 9% del PIL europeo e rappresenta 18 milioni di posti di lavoro diretti che includono la ristrutturazione e la riqualificazione energetica” Il ministro Franceschini ha aggiunto che: “I musei, dove in alcuni casi le spese energetiche sono il 70% del bilancio, sono un ottimo banco di prova […]. Ciò è possibile ora grazie alla riforma del sistema museale – ha aggiunto - che ha introdotto il bilancio in ogni singolo museo permettendo di far emergere le spese per migliorarle. Finora si è parlato dei meriti della riforma in termini di entrate, con l’aumento del pubblico e degli introiti. Ora è il tempo di guardare alle uscite intervenendo sui costi dei musei per i servizi, grazie alle gare Consip, e per l’energia grazie a questo importante progetto”. 

Le attività di “Patrimonio Culturale in classe A” 
Per ridurre i consumi legati alla climatizzazione e all’illuminazione, ENEA metterà a disposizione percorsi di alta formazione, infrastrutture e personale specializzato per effettuare check-up energetici e realizzare progetti che integrino tecnologie green, efficienza, fonti rinnovabili e smartlighting. ENEA si occuperà anche di ICT, con una ricaduta significativa sulla bolletta energetica. Sarà attivato un laboratorio congiunto MiBACT-ENEA per la sostenibilità ambientale applicata al patrimonio culturale. Infine, ENEA fornirà supporto al MiBACT per individuare le opportune forme di finanziamento e incentivazione: 
- società specializzate in interventi di efficienza energetica (ESCo) 
- Partenariato Pubblico-Privato (PPT) 
- finanziamento tramite terzi 
- Energy Performance Contract 
- Conto Termico 2.0 
- Ecobonus del 65% 
- fondi nazionali ed europei. 

Il protocollo prevede collaborazioni con gli Enti territoriali regionali e il sistema universitario nazionale. 

Il contesto italiano ed europeo
"Patrimonio Culturale in classe A” rientra fra le iniziative di attuazione del protocollo d’intesa già siglato nel 2016 da MiBACT ed ENEA ed è parte integrante della campagna nazionale di comunicazione “Italia in classe A” promossa dal Ministero dello Sviluppo Economico e sviluppata dall’ENEA nell’ambito del Piano Triennale di informazione e formazione sull’efficienza energetica previsto dal dlgs 102/2014. La Campagna si inserisce nel più ampio ambito dell’iniziativa europea ‘2018 Anno europeo del Patrimonio Culturale’.
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