Osservatorio ANCE: un terzo della crescita del Pil nel 2021 è grazie alle costruzioni

Edilizia a +16,4% ma crescita azzerata nel 2022. Dato record nel 2021, superiore del 9,1% sul 2019, ma frenano le incertezze normative e i rincari.
Dopo la pandemia e anni di bassa crescita l’Italia è tornata ad essere tra i principali Paesi Ue in termini di sviluppo, un risultato ottenuto soprattutto grazie al settore delle costruzioni che ha rappresentato oltre un terzo della crescita del Pil del +6,5% nel 2021. Gli investimenti nel settore infatti sono cresciuti del +16,4% nel 2021 con numeri da record: produzione +24,3%, occupazione +11,8%, ore lavorate +26,7%. È questa l’analisi del Centro Studi Ance presentata a Roma nella sede nazionale dell’Associazione dei costruttori dal Direttore del Centro studi Flavio Monosilio, il Vice Presidente Rudy Girardi e il Presidente Gabriele Buia.
A commentare lo scenario disegnato dall’Ance l’Amministratrice delegata di Rfi, Vera Fiorani e il Chief economist di intesa San Paolo, Gregorio De Felice.
Per il 2022 però le previsioni Ance si ridimensionano delineando una sostanziale tenuta (+0,5%) del mercato dovuta soprattutto a un -8,5 della manutenzione a causa del ridimensionamento di alcuni bonus edilizi e di un periodo di blocco nella cessione dei crediti in seguito alle continue modifiche normative. Bene invece la performarce delle opere pubbliche grazie ai cantieri del Pnrr anche se sulla piena realizzazione del Piano pesano alcune incognite dovute al caro materiali.
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