Per il 36% manodopera in fattura

La prima circolare delle Entrate sulla manovra d’estate ricorda le condizioni per lo sconto, se il costo del lavoro non è segnalato nel documento contabile si perde il diritto al bonus fiscale.
Primi chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate sulla manovra d’estate. E fornisce alcuni spunti di interpretazione significativi per l’edilizia e le costruzioni. Anche se molte sono le questioni che restano ancora aperte. Vediamo quindi in breve alcune delle più importanti precisazioni. L'interpretazione restrittiva sull’entità della detrazione fiscale concessa sulle spese di intermediazione per l’acquisto dell’abitazione principale . Il testo consente infatti di detrarre dall’imposta lorda il 19% degli oneri sostenuti per l’intermediazione per un importo fino a mille euro «per ciascuna annualità». Il problema è capire con quali documenti l’appaltatore può accertare che il subappaltatore abbia versato il dovuto. Un nodo che sarà sciolto da un successivo decreto dell’Economia; solo da allora sarà operativa la responsabilità solidale. Ma la circolare ricorda che essa già esiste tra committente e appaltatore che il decreto ha allargato anche alle ritenute fiscali oltre che a quelle previdenziali. Le istruzioni ricordano che la manovra ha introdotto una nuova pesante causa di decadenza: perde lo sconto Irpef chi presenta fatture in cui non è evidenziata a parte la spesa per la manodopera.
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