Peri al Museo di Dresda
Le attrezzature proposte e la perfetta pianificazione di cantiere hanno permesso di completare il Museo di storia militare in tempi brevi
Nel 2010, a Dresda, verrà aperto al pubblico il Museo di storia militare, con uno spazio espositivo di 19.000 mq, che si distingue per la sua complessità strutturale. Ideato dal celebre architetto Daniel Libeskind, il progetto presenta una perfetta commistione tra il vecchio e il nuovo: l'antico Arsenale di Sassonia è stato ricostruito fedelmente e ampliato con una nuova ala, moderna, ma perfettamente integrata nel complesso. Un'ardita costruzione cuneiforme in cemento armato, lunga quasi 100 metri abbinata ad una cuspide di acciaio e vetro alta 30 m, rivoluziona interamente l'equilibrio spaziale dell'antica sede e offre ai suoi visitatori una splendida vista sul centro storico di Dresda.Due sono i fattori che maggiormente hanno influito sulla pianificazione dei lavori e soprattutto sulla progettazione delle casseforme: lo spazio ridotto per il cantiere e l'impossibilità di trasferire i carichi al vecchio edificio. Nell'ottobre 2008, dopo soli due anni di lavoro, è stata completata la struttura. La scelta delle casseforme e delle strutture provvisionali si è indirizzata verso sistemi PERI, che si è inoltre occupata della progettazione delle casseforme e delle impalcature, delle relazioni di calcolo statico e dell'elaborazione dei piani di consegna delle attrezzature in cantiere.
Considerato l'alto valore estetico dell'edificio, la qualità delle pareti in calcestruzzo a vista doveva essere eccellente. Per ottenere pareti in calcestruzzo a vista della classe più elevata, l'applicazione delle casseforme, i cicli di getto e la compattazione del calcestruzzo dovevano essere perfettamente armonizzati e coordinati in cantiere.
Poiché le pareti non potranno in alcun modo essere tagliate o forate in futuro, i progettisti hanno dovuto sia predisporre eventuali punti di apertura sia prevedere l'inserimento, in alcuni locali, di enormi vetrine. La cassaforma per pareti VARIO GT 24 si è rivelata la soluzione ideale per realizzare questa struttura complessa, le cui pareti hanno un'inclinazione variabile compresa tra i 3 e i 39 gradi: la versatilità del sistema ha infatti permesso di contenere in 25 cm la distanza tra le travi di tutte le unità di cassaforma, in modo da evitare il rischio di deformazioni.
Per costruire le alte pareti oblique sono state utilizzate unità di cassaforma a ripresa senza tiranti PERI SKS e casseforme a travi per pareti VARIO. I carichi del calcestruzzo fresco e i carichi di servizio sono stati trasferiti in tutta sicurezza - e senza misure supplementari - all'edificio in costruzione. Grazie alla speciale traversa di movimentazione PERI, le unità SKS/VARIO rimanevano sempre appese alla gru in corrispondenza del loro baricentro, indipendentemente dall'inclinazione delle pareti.
Per motivi di stabilità, tutti i sostegni delle pareti e dei solai non potevano essere rimossi fino alla fine della costruzione della struttura. Per questo motivo si sono rivelate particolarmente utili le incavallature formate da correnti in acciaio SRU, giunzioni universali UK 70 e puntoni di forza SLS. Grazie a questo accorgimento, anche durante le fasi di getto è stato possibile trasferire con sicurezza le sollecitazioni all'edificio in costruzione. I carichi più pesanti sono stati affidati al sostegno dei puntelli in alluminio MULTIPROP, caratterizzati da un peso ridotto e da una notevole portata, e ai puntoni per carichi elevati HD 200. Nei punti di maggiore altezza (che raggiungevano i 17 metri) è stato utilizzato anche il sistema modulare PERI UP che, da un lato, ha garantito il sostegno delle pareti esterne, dall'altro si è trasformato in un'impalcatura di notevole portata per sorreggere le casseforme per i solai. La struttura modulare ha permesso di adattare questo sistema alle superfici variabili - e spesso inclinate - del museo.