Piano casa Roma: nuovi alloggi dai "relitti urbani", nuovo quartiere in zona ex Sdo

Presentati due nuovi bandi: uno per ricavare alloggi e servizi dai "relitti urbani", i complessi industriali in rovina; l'altro per un nuovo quartiere a Pietralata con 555 case, in zona ex Sdo.
Prosegue l'attuazione del piano casa varato dal Campidoglio con la delibera-quadro n. 23/2010 del Consiglio Comunale. Presentati due nuovi bandi: uno per ricavare alloggi e servizi dai "relitti urbani", i complessi industriali in rovina; l'altro per un nuovo quartiere a Pietralata con 555 case, in zona ex Sdo.

Bando "relitti urbani": un vasto programma di riqualificazione di fabbriche e capannoni dismessi per ottenerne insediamenti e infrastrutture. Circa 440 aree, 1.130 ettari in totale (al di fuori delle mura: 340 aree, 780 ettari). Chi può aderire al bando: i proprietari di edifici di non meno di 10mila metri cubi e di aree non edificate di almeno 2 ettari. Cosa si deve realizzare: alloggi di "housing sociale" (20% della superficie fondiaria edificabile) ma anche teatri, auditorium, musei.

Cosa si può proporre: interventi di ristrutturazione, demolizione e ricostruzione, ampliamento delle volumetrie (incrementi dal 35% al 50% a seconda dei casi), nuova edificazione, nuova ubicazione di strutture demolite, cambi di destinazione d'uso (rispettando le quote residenziali preesistenti).

Un'apposita commissione valuterà i progetti presentati, poi sarà il Consiglio Comunale a decidere sulle varianti urbanistiche. I criteri di valutazione: qualità architettonica e ambientale del progetto; dimensione e qualità di infrastrutture e servizi offerti; integrazione con il contesto urbano; potenzialità insediative delle aree proposte. Conterà anche l'inserimento nei progetti di soluzioni innovative, all'insegna della bio-edilizia, dell'eco-compatibilità e dell' "intelligenza energetica".

Il bando dura 120 giorni, poi la commissione avrà sei mesi per vagliare i progetti e la possibilità di accoglierli.

Nuovo quartiere a Pietralata: il bando si chiama "F555" e prevede la costruzione di 555 nuove case di "housing sociale" a Pietralata, su un'area ex Sdo. Un piccolo quartiere con palazzine di quattro-cinque piani, una piazza centrale con fontana monumentale e negozi, giardini e una scuola materna. Le case saranno in parte di edilizia popolare e in parte di edilizia sovvenzionata, da affittare a canone agevolato per 25 anni, da affittare a riscatto finale oppure da vendere a prezzo calmierato. Previste ovviamente le opere di urbanizzazione.

Le cifre salienti: superficie totale 7,3 ettari; totale del volume edificabile, circa 120 mila metri cubi a uso residenziale più 5 mila (1.500 metri quadri) a uso commerciale. Il dettaglio delle future case: 80 alloggi popolari da un minimo di 38 a un massimo di 62 metri quadri. Almeno 50 alloggi da dare in affitto per 25 anni a canone mensile di 6 euro al metro quadro. Almeno 150 case in affitto con riscatto finale (canone mensile, 8 euro a metro quadro; saldo finale a prezzo convenuto). Almeno 275 alloggi da vendere a prezzo calmierato (massimo 2.400 euro al metro quadro).

I destinatari degli alloggi: famiglie a basso reddito (anche "monoparentali" e mono-reddito), giovani coppie, anziani, studenti. Diritto di prelazione per le famiglie allontanate dalle residenze d'origine a causa dei programmi d'intervento nell'ex Sistema Direzionale Orientale (Sdo).

Avvio dei lavori previsto a trenta giorni dalla stipula delle convenzioni, assegnazione degli alloggi all'inizio del 2013. Costo totale delle opere stimato in 69 milioni di euro.

Il bando, afferma una nota del Campidoglio, "è parte di una manovra organica" assieme a quelli, recentemente presentati, sui cambi di destinazione d'uso di aree e fabbricati. Un tassello fondamentale, dunque, del "primo grande programma di housing sociale del Paese". Lo stesso Campidoglio sottolinea le novità del metodo: "un'evoluzione rispetto ai tradizionali interventi di edilizia popolare su aree e con finanziamenti pubblici", grazie al "più marcato concorso dei privati" e al "potenziale impiego di strutture finanziarie dedicate, quali i fondi immobiliari".

Il bando per Pietralata è parte integrante del piano casa, i cui indirizzi sono stati approvati dal Consiglio Comunale con la delibera quadro 23 di marzo 2010, con l'obiettivo finale di realizzare 25.700 nuovi alloggi di cui circa 6.000 di edilizia residenziale pubblica (case popolari) e circa 20.000 in "housing sociale".

Le tappe del piano casa fino ad oggi: dei nuovi alloggi da assegnare a chi ha il punteggio massimo nella graduatoria ERP ("punti 10"), 228 sono stati acquistati e verranno consegnati entro il 2010 (vedi intanto, per l'oggi, la consegna di 25 case a Settecamini); altri 292 sono in fase di acquisizione, per un totale di 520 case. Per i piani di zona a chiusura del II PEEP (5.600 alloggi): completato l'iter comunale, ora il dossier è alla Regione. Per i cambi di destinazione d'uso di aree e fabbricati non residenziali (3.200 alloggi): presentati il 14 luglio i bandi. Per le aree cosiddette "extra-standard" ("densificazione" piani di zona II PEEP, 2.400 alloggi), il bando sarà pubblicato a breve. Infine, per i nuovi "ambiti di riserva" (ulteriori aree per l'housing sociale) la commissione comunale incaricata sta valutando le proposte; obiettivo, realizzare un massimo di 10 mila nuove case.

Con il bando per Pietralata, ha osservato il sindaco Alemanno, per la prima volta "si dà una destinazione ad un'area ex Sdo: dopo molti anni che quei terreni vennero espropriati, una parte importante di questi viene destinata ad housing sociale". Importante, prosegue Alemanno, il criterio del "mix" tra diverse forme di edificazione e di quello tra più forme di rapporto contrattuale con i futuri residenti (affitto Erp o agevolato, riscatto, vendita): una valida premessa per scongiurare il rischio "di nuovi ghetti urbani" e una garanzia di futura "ampia inclusione sociale". E con la riqualificazione mirata dei "relitti urbani", sottolinea ancora Alemanno, "si va soprattutto ad affrontare in maniera strutturata il problema delle periferie". Con i nuovi programmi di sviluppo urbano, conclude il Sindaco, "si apre una stagione di vastissima sperimentazione architettonica".

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